[LQS] una cosa viva

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    La Quinta è una minaccia per il mondo da millenni, oramai, ma questa Quinta in particolare è devastante. Dove le altre sono state dimenticate, questa finirà per essere conosciuta come l'evento più grosso dall'arrivo del Divoratore sulla terra, per questa Stagione ha investito tutto ciò che resta del pianeta e continuerà a tormentarlo per molto, molto tempo. Qualcosa di terribile, che lascerà una ferita indelebile per sempre, per tutti. Ma ecco il caos che si muove in mezzo a queste certezze. Un caos che vi tocca con mano e vi dice "oggi, solo oggi, sono con voi". E vi regala una possibilità.
    Gli eventi messi in moto dal Matto sono questi. Immaginate, quindi, di poterla anticipare. Sì, perché voi siete arrivati prima. Sapete cos'è, questa mostruosità. Addirittura l'avete già combattuta. Nel futuro, o se preferite in un tempo cristallino e intoccabile. Ne siete usciti vivi. E adesso possedete l'arma più forte di tutte: la conoscenza. La meta è Flaheartie. Quello di cui non sapete ancora nulla, però, o che accantonate come se non avesse peso, è il bagaglio di conseguenze che la vostra condizione comporta.

    una cosa viva
    - la quinta stagione -
    flahertie

    Flaheartie, dimora dei Wordsworth.
    È la vostra terza settimana a Flaheartie, proprio all'alba del quindicesimo giorno. Avete passato questo tempo sepolti dalle scartoffie e sapete che non andrà meglio nei prossimi giorni. L'annuncio della Quinta è stato dato dai Wordsworth al resto del paese tramite un esercito di diplomatici, ma proprio come è stato difficile convincere la famiglia di Riven che il mondo è prossimo all'apocalisse e non avevate sbattuto troppo forte la testa l'uno con l'altra in mare, trovare la chiave giusta per svelare la verità ai ciechi è stata una vera impresa. Fortuna che lo avete capito in fretta: non può esserci chiave migliore di quella Dayrst cristallizzata nel tempo, e gli occhi sono già posati su di lei e su quel suo fenomeno sconvolgente quando finalmente compare. Nulla sanno, ad Alioth, i potenti del Divoratore che soggiace al di sotto di Dayrst, né delle particolarità delle uova. Ma un tale fenomeno è sufficiente a far muovere tutti. L'Est dichiara lo stato di calamità per primo, e gli sforzi per rinsaldare le difese si fanno presto colossali anche in quei paesi che ai fatti di Dayrst ancora non credono, e che spacciano questi tentativi delle vicine Sorelle come la minaccia di un attacco imminente. Le spie imperiali sono agitate per lo stesso motivo, ed è solo per un serie coincidenze su cui la storia non indagherà mai se queste informazioni non hanno raggiunto troppo presto le orecchie di un generale bizzoso, o se voi non avrete sulle spalle anche il peso della Quinta rovesciatasi su una colossale guerra in corso. Ma capirete presto lo stesso che in un mondo tanto caotico quanto questo è, anche agire nelle intenzioni migliori può portare a esiti catastrofici. Soprattutto quando di mezzo c'è una Quinta.

    Sono giorni in cui sistemate anche Ezra, e lo fate in alloggi privati che possono rendere giustizia al suo status di Regina, seppure di un paese cristallizzato. I Wordsworth hanno insistito tanto che l'erede di Dayrst prendesse per sé un'ala di palazzo, e lo hanno fatto a ragion veduta di un fatto importante: la fiumana di diplomatici, studiosi e mercanti che avessero voluto chiederle udienza, a scapito di ogni tentativo di segretezza maturato nei primi giorni. Alla fine, per Lei e lei sola, si presentano quarantasei persone solo la prima settimana. Da illustri e curiose menti delle vicine magocrazie a mecenati di Daryst che hanno perso tutto, perché all'estero al momento della sua Quinta e mai avvertiti della calamità per tempo, per quali che siano stati i vostri tentativi di impedirlo. Molti di costoro restano a Flaheartie, e lo fanno anche quei figli di Dayrst meno importanti ma ugualmente sfuggiti al fermo temporale che però non osano incontrare la loro Regina, ma per i quali i Wordsworth allestiscono un piccolo campo profughi, incaricandosi esclusivamente delle spese. A buon rendere, diranno alla mezz'elfa: se Dayrst chiama, noi rispondiamo. Nessuna delle due parti ha ancora idea del peso di questa gentilezza.

    Ma i drammi non sono tutti della Regina delle farfalle. C'è qualcosa nello Scudo dei Wordsworth che non va. E il primo ad accorgersene è proprio lui. Inizialmente, la colpa va al braccio. Il vecchio Mangiapietra guardatempo può anche aver occultato a tutti la magia che scorre fra le crepe del suo involucro e i suoi effetti, ma non l'ha fermata di certo, né l'ha resa meno percepibile dallo stesso Riven. E adesso che le crepe si fanno più spesse, di settimana in settimana e poi di giorno in giorno, i tentativi per fermare questo fenomeno sono solo temporanei. Nel frattempo, il braccio mantiene tutte le proprietà di una scheggia impazzita che si muove ad almeno una, poi fino a quattro volte la velocità che dovrebbe e si scopre utile per alcuni lavori. Predire cosa accadrà, però, è un fatto difficile, ed estraneo alle teste agli ordini della tua famiglia che hai consultato. Questo però è solo uno dei tuoi problemi. L'altro, tocca i tuoi ritmi. E questo può essere grave, perché in un Hederati è qualcosa di più unico che raro. Senti qualcosa di nuovo, infatti, e di sbagliato. Un senso di fretta che non proviene da nessuna parte in particolare, ma si agita in te come un rumore di fondo e, qualche volta, ti obbliga a muoverti. A dare di più, improvvisamente. Qualcosa di comparabile agli ultimi rantoli di un uomo che ha appena scoperto di stare per morire. Per te, al momento, solo una sensazione aliena che non riesci realmente a percepire da nessuno. Che provenga da te stesso? Ma è inudito che uno della tua specie possa produrre un suo ritmo, a parte il Re. E sei abbastanza certo di non essere un Re. Questo, comunque, te lo può dire con certezza solo un altro mangiapietra, e non c'è nessuno al momento che tu possa contattare.

    Con le vostre rispettive disgrazie, vi ritrovate a colazione, da soli, in una sala comune, da veri piccioncini. Ezra è servita con una riproduzione piuttosto fedele di una serie di piatti tipici dayrstiani. Riven ha dei pasticcini lavorati come da un grande artista, più che da un cuoco, ed è vero, una volta considerato che frolla e crema non sono neanche lontanamente edibili da un corpo normale: sono di pietre porose levigate da una malta di minerali. La cucina dei Wordsworth è anche questo. Sarebbe un bel momento, con tutti i contorni giusti: la sala gode di un'ampia vetrata che dà su una vista sul mare calmo e fa entrare abbastanza luce da fare ombra sulle vostre vite. Il cielo, là fuori, è limpido, solo qualche nuvola lontana che sembra la cornice di un pittore su una tela magnifica. All'ordine del giorno avete entrambi lavoro da svolgere, che darà senso alle vostre giornate: Ezra ha un incontro con una delegazione di mercanti delle sue terre e Riven un giro fra i cantieri, in quanto principale responsabile dei rafforzamenti dell'isola in vista della Quinta. Tutto sommato, una giornata che non si prospetta troppo impegnativa. Eppure vi sentite osservati, anche se non sapreste proprio dire da cosa.

    La vostra storia continua così: la Quinta è una cosa viva, orgogliosa, che ha imparato a tenere gli occhi fissi su di voi. E non ha piacere di essere aggirata due volte.




    Qm PointSIGNOR RIVEN, urge una scheda tecnica di Flaheartie. PLS assegna 15 punti competenza come faresti per un normale personaggio, comprensivi di eventuali specializzazioni, più 8 punti prestigio. Saranno le caratteristiche che la città avrà a disposizione per le prove di scala... importante. Dettagli in pvt. Tieni solo in considerazione che a differenza di un personaggio che lavora in coppia, la città al momento è sola, e da sola affronterà le prove. Forse.

    SIGNORINA EZRA lei è bllxm può fare ciò che vuole.
    Potete gestire per vie private le conversazioni che non interessano png, per il resto andiamo pure in supporto.
    Godetevi la role. Finché potete~


    Edited by Tied - 13/11/2023, 18:39
     
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    - una cosa viva -
    la quinta stagione

    vestito di festa.


    « Tutti i soci delle corporazioni commerciali e artistiche, delle forze politiche e militari, senza escludere i liberi cittadini, saranno invitati a contribuire e dare lustro alla più grande festa che Dayrst abbia visto dalla sua rinascita ». Posò i fermi occhi fiduciosi su ognuno dei membri del proprio Consiglio privato riunito su sua iniziativa, ad assicurarsi che avessero compreso l'ordine e reso giustizia ai piani di Sua maestà. Accontentare una donna non è semplice, figurarsi accontentare una regina. « Fiori, parate, bande, cantastorie, ma anche cibo, bevande locali e di importazione, manifestazioni e atti di generosa beneficenza ». Si alzò con un profondo respiro, dando le spalle ai presenti e nel chiarore di miele del mezzogiorno rimase a fissare per un breve attimo i giochi che la luce creava sul suo riflesso sulle grandi vetrate. « Una di quelle feste che verranno scritte con l'oro nei libri ».

    Se non poteva fermare l'arrivo della Quinta, allora valeva giocarsi la candela e tentare di far rimanere quanta più gente possibile all'intero della capitale. D'altronde la sovrana aveva appurato che la stagione sarebbe stata un regalo per Dayrst e non una condanna. O almeno le piaceva vederlo come tale. La polvere aurea sarebbe stata il nuovo vestito per le vie e le persone, e la città un opulento e statico sogno, un baluardo sfarzoso di protezione e difesa fino alla fine dell'apocalisse - o fino alla fine di Atlas. Non era una cattiva stella, non come quelle che avrebbero accompagnato fino all'oblio tanti altri luoghi, e se ogni cosa si stava preparando a cambiare, Dayrst sarebbe rimasta - con il suo tempo, e con il suo futuro. « Io sarò nel Rohs, a Flaheartie. La famiglia dei Wordsworth ha richiesto una serie di incontri diplomatici, e spero che da questi possa nascere una solida e duratura alleanza ».

    Una festa che durerà fino alla fine della Stagione.

    questioni.


    Sono passati diversi giorni dall'arrivo nella dimora dei Wordsworth, giorni in cui lo sciamare di curiosi, mercenari e figli del deserto vorticava dall'ingresso secondario della magione per brulicare nei vasti corridoi, e il montare e calare delle loro voci come il mare in una conchiglia, riverberava contro gli alti soffitti. Per buona sorte la sovrana era piuttosto abile a dissimulare il fastidio crescente sottopelle in sorrisi e parole cordiali, perché solo un individuo estremamente saldo e dai principi incrollabili poteva fronteggiare con simile avvedutezza le costanti richieste e insinuazioni: chi piangeva i frutti del proprio lavoro andati persi, chi faceva di una comunicazione - a loro detta - non sufficientemente tempestiva della Quinta una questione personale, e chi cercava spiegazioni su una Dayrst cristallizzata, quindi di rimando una certa soglia di imputabilità alla regina stessa dell'accaduto, tacciandola più o meno sottilmente di non aver messo al servizio della collettività una tale magia o sapere. A volte, soprattutto in tali circostanze, si ritrovava a pensare che sarebbe stato più semplice agire come avrebbe fatto il tanghero: un teletrasporto e sono tutti splendide statue dorate.
    Sentite che silenzio, che... pace!

    sorsi.


    Ogni mattina si apriva con il rituale della colazione in una maestosa sala troppo ampia per due persone, ma ciò non le destava rammarico o qualsiasi tipo di timore - gioiva, piuttosto, di quello spazio e momento condiviso con un viso conosciuto, un compagno gentile e fidato, seppur di tanto in tanto questi poteva peccare di avventatezza. L'aria profumava di dolci e di tè, una fragranza talmente intensa da tenere testa a quella del mare che filtrava dalla vetrata. Da piccola credeva che una tazza di tè potesse essere la panacea per ogni male, ed era una strana ironia del caso quella di averne una anche ora. Anche se non poteva sapere se la cortesia di farle trovare quelle pietanze fosse stato un pensiero di Riven o della famiglia sorrise: era un sorso caldo di casa.

    Eppure, non riusciva a godere a pieno degli attimi di calma prima della tempesta, che scivolavano via come quel sapore zuccherino nella gola. Come il suo sguardo scivolava via dall'arto del Wordsworth per posarsi altrove. Come la trafila di pasticcini sapientemente lavorati scivolava via nella bocca di quest'ultimo.
    « Vuoi anche i miei? » e spinse uno dei piccoli piatti da dessert dai bordi finemente decorati verso l'hederati dagli occhi fiordaliso. « Sembri... piuttosto affamato ultimamente, starai lavorando parecchio » quindi lasciò trasparire un velo di preoccupazione, le labbra semiaperte. « So che non sei avvezzo a mangiare queste cose ma, come dicono, situazioni straordinarie... ». Forzò una risata, che finì per assomigliare più ad un grazioso singhiozzo. Il braccio dello scudo dei Wordsworth sembrava stabile, ma se non fosse davvero così? Se fosse successo qualcosa, qualche interferenza saltando da un tempo ad un altro? O forse successivamente, quando ognuno è tornato nel proprio regno, ma per qualche motivo ne fosse stato fatto mistero. O forse, semplicemente, inusuale apprensione.
    « Non è il genere di cose che mangio di solito, ma ti ringrazio » le disse, sedendosi accanto a lei e prendendo una forchettata della sfoglia imbevuta di acqua di rose. « Cos'hai da fare oggi? »
    « Ho l'ennesima delegazione di mercanti da ricevere » e lasciò vagare lo sguardo per un breve attimo.
    « Credo sia la cinquantaseiesima da quando siamo arrivati. In molti pensano sia opera mia ciò che è successo, ma mica posso dire loro che sono arrivate uova ballerine e un pezzo del Divoratore sotto le natiche. Ti immagini le loro facce? » e gonfiò le guance come a trattenersi.
    « Ah~! Quanto bisogna essere stupidi per pensare qualcosa del genere, scommetto che lo sono pure le loro facce! Dimmi se t'infastidiscono troppo ché li caccio fuori a pugni quegl'idioti. Io oggi vorrei invece andare a trovare Alice, voglio vedere di persona che le è successo ».
    « Sei il solito » rise cristallina per quel suo solito atteggiamento spavaldo. « Hai saputo qualcosa? ».
    « No, nessuna novità, soltanto quella lettera di cui ti ho parlato ».
    « Vorrei poterti aiutare in qualche modo... Magari quando mi lasceranno un attimo di respiro verrò a trovarla con te. Ci deve essere qualcosa da fare, qualcuno da contattare. »
    « Non preoccuparti, la riuscirò a salvare in qualche modo, lei e tutta Flaheartie ».
    « Lo so che lo farai, mio eroe » e arricciò le labbra.

    Divertente vedere un hederati arrossire. Sei davvero carino.

    Adonavan.



    Se c'era una cosa che la irritava oltremodo era l'insolenza, quel tipo di insolenza fredda e oscena di cui pochi sono capaci di fregiarsi. E quel giorno, in un insignificante lasso di tempo, ne raccolse a sufficienza per arrivare ad alzarsi dal suo regale trono e spedire gli astanti a miglior destinazione. Se solo non si trovassero in tempi di emergenza, se solo fosse meno indulgente.

    Giunse l'ennesima delegazione di mercanti, ma tra volti pressoché anonimi ne riconobbe uno piuttosto familiare: quello di Jeor'jje. Poteva esser considerato uno dei mercanti più di spicco di Dayrst e zone limitrofe, ed Ezra aveva avuto svariate questioni da discutere con lui come altrettanti ricevimenti e affari andati a buon fine. Ma era pure un uomo particolare, di certo non il più piacevole, e ammanicato con la politica.

    Uno scroscio di risate seguì le richieste della sovrana delle loro terre, e una vibrazione di fastidio fu la risposta della mezzelfa. Con il tono ovattato da una finta cortesia, il capo della delegazione di mercanti era lì per chiedere - anzi, pretendere - un riscatto, riferendosi poi alla venuta della Quinta su Dayrst come uno scherzetto che è costato loro l'attività. « Risarcimento? I vostri beni sono esattamente come e dove li avete lasciati: al sicuro, protetti, intatti. Si fossero trovati in un altro luogo a quest'ora non potreste dire lo stesso. Inoltre, siete qui a Flaerthie, uno dei pochi baluardi dell'umanità ad essere ancora in piedi - converrete con me che non vi è andata così male. Ci sono mansioni da svolgere anche qui ». Doveva ripetersi che Riven, i Wordsworth e Flaerthie tutta aveva riposto anche in lei una fiducia che non poteva e non voleva permettersi di tradire, ma tantomeno poteva elargire cospicue somme di denaro senza ricevere nulla in cambio. In una Stagione non c'è spazio per la beneficenza, e dopotutto le sembrava un accordo ragionevole.

    L'uomo controbattè con colorite metafore, arricchendo il suo discorso con insinuazioni sull'illegalità di ciò che è stato seguito naturale della cristallizzazione di Dayrst, e decantando il buon cuore di Adonavan e di chi la governa. « Adonavan, Adonavan ~ » e si coprì la bocca, soffocando a malapena una risata incredula. « Ah, non me ne vogliate, ma sentire il nome di quella città accostato ad un qualsiasi tipo di offerta, di opera caritatevole, mi solletica una irrefrenabile reazione. Jeor'jje, io so quanto lei abbia contribuito all'economia della mia, della nostra città, ed è proprio per questo che non mi spiego come un uomo attento, e con un certo intuito come il vostro, possa cadere in simili specchietti per le allodole ». Forse una figlia andata in sposa ad uno dei potenti della città gli sarebbe valsa un trattamento di favore, ma si poteva dire lo stesso dei suoi soci? Adonavan aveva perso, e non poco, dopo il misero tentativo di soppiantare l'egemonia di Shenavan. « Cercare un barlume di credibilità nelle lingue dei rappresentati di quel paese è più strenuante che cercare un ago in un pagliaio, basti pensare alla loro... caduta di stile nei confronti di Shenavan. Potete dire qualsiasi cosa dei Wordsworth ma non che non siano uomini di parola. Questa isola non sarà la più grande o la più fertile, ma la sua potenza economica è sotto ai vostri occhi ovunque vi giriate. Per questo, ancora una volta, Dayrst chiama i suoi cittadini al servizio, ché non abbiamo bisogno di millantatori ». Se non fosse riuscita a rabbonire Jeor'jje, non poteva escludere di riuscire a fare leva sul buonsenso dei suoi associati.

    Ciononostante, Jeor'jje rimase inamovibile, liquidandola bruscamente. « Voglio proprio sperare che l'Apocalisse accetti i vostri soldi, se la Quinta arriverà anche qui come dite. Si dice: chi è causa del proprio male... ad ogni modo, incontrarvi è sempre un'esperienza, Maestà. Un peccato non aver trovato una base comune per una conversazione » e prese congedo, uscendo dalla sala insieme ad una metà dei mercanti che lo accompagnavano. L'altra metà rimase, mitigando così l'affronto di un commiato che non era passato per la bocca della sovrana ma di un suo sottoposto ostentatamente altezzoso. « Non posso darvi il risarcimento che chiedete, ma Flaheartie può pagarvi più che profumatamente per i vostri servigi ed è disposta a fornirvi rifugio - lo scudo dei Wordsworth gode di una certa nomea. Vogliate considerare la proposta, per le vostre tasche e la vostra incolumità nella Quinta. Sono certa che troveremo un terreno comune ». Seguì un cenno di assenzo dai presenti e una scrollata di spalle di Jeor'jje, una di quelle che si fanno come a voler scacciare un insetto fastidioso; ignorò, prendendo un profondo respiro prima di continuare. « L'isola ha bisogno di materie prime: minerali, mattoni, legname, tutto ciò che possa servire a erigere nuove mura e irrobustire torri, bastioni e quant'altro. Abbiamo bisogno anche di medicine, garze, fasce - un'ala del palazzo dei Wordsworth è già stata allestita ad ospedale, altri medici e cerusichi sono i benvenuti. Benvenuti sono anche ulteriori mercenari, che potranno alloggiare presso le caserme messe a disposizione. Sarete pagati profumatamente per tutto quanto potrete darci, ed è anche vostro interesse assicurarvi di fortificare l'isola quanto più possibile se avete intenzione di rifugiarvici. Conto sul vostro aiuto, insieme potremo superare la Quinta ». A giudicare dalle loro reazioni, la riconoscenza non era cosa da tutti. « Catherine Wordsworth si occuperà dei vostri finanziamenti ».

    Ah, cresci sudditi.

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    EZRA QOORAJ

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    Livello: 21
    Energia: 104 Salute: 40 Stress: 9/14
    Riflessi VIII Tempra IV Volontà IX
    Arcana IX Carisma IX Percezione IV Società IX
    Rango XI Ricchezza VII

    Legami:
    ✧ Riven W. [1]: [Vendicativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto e gli effetti di stato nocivi migliorano di una unità contro bersagli che hanno attaccato il personaggio oggetto di legame.
    ✧ Il Matto [2]: [Cooperativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto o di effetto di stato nocive del personaggio migliorano di una unità, se il personaggio oggetto di legame è nei paraggi.
    ✧ Popolazione di Dayrst [3]: [Mostruoso]
    Tutte le azioni di supporto del personaggio migliorano di una unità.
    Specializzazioni:
    ~ ammaliare, specializzazione di carisma;
    ~ animare oggetti, specializzazione di arcana;
    ~ condivisione sensi, specializzazione di arcana.

    Abilità passive:
    ~ abilità passiva di supporto, avvelenatore mostruoso;
    ~ abilità passiva di supporto, aura malefica II (paralisi);
    ~ abilità passiva di recupero, ispirazione;
    ~ abilità passiva di recupero, rigenerazione;
    ~ abilità passiva speciale, intrepido.

    Artefatti:
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Scala su Arcana] [Attacca su Volontà, Difende su Riflessi] [Versatile II: Riflessi, Tempra][Equipaggiamento Superiore II: +2 Arcana] [Nascosto] [Arma Insidiosa II: Paralisi]
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Mangiamana superiore]

    Azioni:
    Prova di società su Adonavan, livello 11 (9+2)
    Prova di carisma sui mercanti, livello 13 (9+1+3)

    Riassunto:
    Come da supporto.

    Note:
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    Edited by Angrboða - 25/11/2023, 02:45
     
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    una cosa viva,
    prima parte

    But I wonder, when you'll look death in the eyes, will you blink?
    Tornare a casa gli riempie il cuore di gioia: nonostante il suo viaggio fosse durato nemmeno un anno ha l'impressione di essere stato via per decenni interi, ché ha sperimentato in quel breve periodo di tempo la vita che altri non vivrebbero in un secolo. Però si tratta d'una felicità che non dura a lungo, che viene turbata non appena mette piede sull'isola: qualcosa dentro di lui comincia a rompersi e un'ammorbante sensazione di rovina gli prende la Cuorgemma tra le mani, come se avesse artigli lunghi e invisibili. Non è pienamente certo di quale possa essere la causa, sebbene abbia idee che ritiene piuttosto fondate. Si ritira dopo i dovuti convenevoli nelle sue stanze e, dopo aver riposato qualche ora, prende a esaminare il suo corpo: in passato non sarebbe stato così facile, attaccato alla sua idea di essere umano e di uomo che comprimeva le sue possibilità, adesso invece può alterare facilmente il suo corpo a suo piacimento, indagandone ogni centimetro ed il proprio nucleo in particolare. Buona parte delle risposte le trova nel pezzo di mostro extra-dimensionale che hanno ucciso a Dayrst. Naav pure sembra essere disturbato da quella presenza estranea, al punto che sibila come fosse un vero gatto ogni volta che Riven l'estrae dal suo corpo. Ha bisogno di tre giorni per identificare il ritmo avulso dietro il suo turbamento ed affermare con certezza che, come pensava, esso proviene dalla pietra che ha raccolto nel futuro, ma anche che in origine non lo produceva: pare quasi che lo abbia assunto mentre era nel suo corpo. Il giorno seguente la Cuorgemma dell'hederati comincia ad annerire e di tanto sembra non riuscire a compiere neppure le azioni più basilari; il suo corpo prende a perdere piccoli pezzi e lui comincia ad avere fame, tanta fame.
    Cosa mi sta succedendo? Sto davvero morendo? Non può che temere per la sua vita.

    Somewhere between the sand and the stardust, there is a pulse that echoes of you and I
    La mattina è la parte più dolce della giornata perché la trascorre in compagnia della donna che ama. La sala dove i due fanno colazione è grande e opulente ed è adorna di dipinti, busti di marmo ed anticaglie del genere che una persona qualunque dovrebbe spendere il patrimonio di una vita per comprarne una, così come si addice ai costumi dei Wordsworth, che fanno delle dimostrazioni di ricchezza il proprio stile di vita, specialmente quando è una principessa a essere loro ospite. Non che a Riven importi granché di tutto lo sfarzo che gli è stato riservato; a lui andrebbe bene qualsiasi posto fintanto che è al suo fianco. Nell'aria, oltre l'odore di biscotti e di tè, fanno capolino le note agrumate e legnose del profumo di Ezra, che respira godendone a pieno. La luce attraverso la vetrata dietro la principessa illumina la sala intera, mentre il calore del Sole sulla pelle gli fa dimenticare per un momento quel senso di fine imminente che lo accompagna da che ha assorbito un frammento del Divoratore. Ad essere serviti sono dolci realizzati attentamente usando metalli e pietre preziose, opere di grande valore di cui s'ingozza senza masticare: la fame che lo perseguita, indipendemente da quanto si nutri, sembra non vada mai via.
    « Vuoi anche i miei? Sembri piuttosto affamato ultimamente, starai lavorando parecchio ».
    Riven si alza e si siede di fianco ad Ezra, quindi prende una forchettina e tira via un pezzettino del dolce che gli ha offerto; mastica lentamente, imitando come meglio può un essere umano.
    « Non è il genere di cose che mangio di solito, ma ti ringrazio ».
    « Cos'hai da fare oggi? »
    « Ho l'ennesima delegazione di mercanti da ricevere » e lascia vagare lo sguardo per un breve attimo.
    « Credo sia la cinquantaseiesima da quando siamo arrivati. In molti pensano sia opera mia ciò che è successo, ma mica posso dire loro che sono arrivate uova ballerine e un pezzo del Divoratore sotto le natiche. Ti immagini le loro facce? »
    « Ah~! Quanto bisogna essere stupidi per pensare qualcosa del genere, scommetto che lo sono pure le loro facce! Dimmi se t'infastidiscono troppo ché li caccio fuori a pugni quegl'idioti. Io oggi vorrei invece andare a trovare Alice, voglio vedere di persona che le è successo ».
    « Sei il solito » e la risata cristallina della regina lo fa sorridere di rimando, « Hai saputo qualcosa? ».
    « No, nessuna novità, soltanto quella lettera di cui ti ho parlato ».
    « Vorrei poterti aiutare in qualche modo... Magari quando mi lasceranno un attimo di respiro verrò a trovarla con te. Ci deve essere qualcosa da fare, qualcuno da contattare. »
    « Non preoccuparti, la riuscirò a salvare in qualche modo, lei e tutta Flaheartie ».
    « Lo so che lo farai, mio eroe » e arriccia le labbra.
    Riven arrosisce, « Grazie » le risponde semplicemente.
    Parlano del più e del meno per un'ora intera, e lo fanno ogni mattina: un appuntamento immancabile.

    Through the Looking-Glass and what Alice found there
    « Mia figlia sta morendo, Riven. Una malattia che non ho mai incontrato prima, che la ha fatta scivolare in un coma profondo, me la sta portando via. Credo di avere trovato un rimedio - si tratterebbe di fare qualcosa che è contro ogni senso di umanità. Non so se ho il coraggio, per questo sto ancora cercando. Potrò avere bisogno del tuo aiuto, in caso ti invierò un'altra lettera. In attesa che tu mi risponda,
    tuo fratello Ardyn »
    Riven stringe la lettera del fratello nel pugno: non pensava che l'avrebbe visto così presto e certamente non pensava che l'avrebbe visto in circostanze così tanto cupe. Uno, due, tre passi sono sufficienti per arrivare all'ala del palazzo dei Wordsworth adibita ad ospedale. Risoluto comincia a vagare per i corridoi di quella parte dell'edificio, tra le barelle già sistemate ed il personale medico fino a quando, dopo pochi minuti, non trova una stanza nella quale percepisce due ritmi che conosce.
    Prima di entrare lancia un rapido incantesimo per mondare il suo corpo e i suoi abiti di eventuali germi e batteri, quindi apre la porta lentamente facendo attenzione a non fare rumore. Ardyn lo trova fermo, quasi immobile, a vegliare sulla figlia che giace in coma profondo sotto pesanti coperte bianche come la neve: sembra più che l'abbiano riposta in un feretro che non messa a riposare.
    « Come sta? » gli domanda per pura cortesia.
    Il fratellastro allunga la mano in sua direzione, e lui la afferra. L'istante in cui le loro dita si intrecciano, Ardyn lo strattona verso di sé e l'abbraccia. È la prima volta che assiste a qualcosa di simile da quando lo conosce, del resto è sempre stato quello controllato e razionale della famiglia. Sente il suo respiro sul collo e tutta la preoccupazione e la tristezza che gli si è rovesciato addosso come pioggia.
    « Sono qui adesso, risolverò ogni cosa ».
    « Promettilo ».
    « Te lo prometto ».
    Riven si fa spazio con gentilezza, dopodiché si inginocchia di fronte al letto ed inizia a tastarne il viso, il collo, le braccia e le mani. Esamina il corpo della bambina con estrema attenzione, dunque procede con una lunga serie d'esami contemplati dalla medicina aliothiana. Però, per quanto si impegni e per quante ore si impegni, non riesce a trovarne la causa. Prima che se ne accorga cala la notte e decide di ritirarsi a studiare nella biblioteca di famiglia, un gargantuesco catalogo di libri provenienti da ogni dove.
    Aveva già una ragione per essere spesso là - cercare di capire che sta succedendo esattamente alla sua Cuorgemma e al suo corpo e trovare un modo per sopravvivere - e ora ne ha anche un secondo.
    Durante le sue ricerche, Riven inciampa un testo di «mali irrisolti», in elfico, che descrive sintomi che si avvicinano a quelli di cui soffre la nipote. Impiega molto tempo a decifrare il manuale di medicina però, infine, scopre che è esistito un male in un tempo tanto lontano che si comportava così aggressivamente che quanti ne venivano afflitti morivano come mosche, e nessuno di tutti coloro che lo hanno studiato è mai riuscito a desumerne l'origine o sintetizzarne una cura. Tuttavia, c'è un'importante differenza: Alice è ancora viva quando sarebbe dovuta morire pressoché immediatamente. Cos'è cambiato in quest'arco di tempo? La magia è la prima risposta che gli sovviene. Se la medicina elfica ed alothiana non sono in grado di dargli la soluzione, non gli resta altro che cercare tra le pagine dei manuali di medicina qytir - i draghi dopotutto sono l'unica razza che al tempo possedeva più magia degli elfi.
    Continua a studiare per i giorni a venire, certo che troverà il rimedio al male di Alice.

    Even a well lit place, can hide salvation
    Flaheartie è una cosa viva, che respira e che scalpita in balia di un mare di emozioni differenti. Lo sente sulla pelle ogni volta che si imbuca in un altro angolo o percorre un'altra strada, cammina sui bastioni e passeggia per la banchina del porto, adocchiando le onde che si infrangono contro gli scogli. Hey mister Tambourine Man, suona una canzone per me; non ho sonno e non sto andando da nessuna parte. Così, senza nemmeno accorgersene se non dopo qualche istante, si ritrova là dove ha incontrato per la prima volta il dio che ha cambiato il suo destino. Di quella parte di spiaggia invero non è rimasto alcunché, lui l'ha spazzata via per dimostrargli cosa fosse in grado di fare - o per puro capriccio. Le divinità non sono facili da capire. Un sorriso amaro si fa spazio sul suo volto, già contorto dalla fame e da una ineluttabile sensazione di stare a meno di un passo dalla morte. No, il fatto è che loro non possono essere capite. E pure se potesse comprenderle continuerebbe a combatterle, così almeno è stato predetto. Il frammento di Divoratore continua ad insozzare la sua Cuorgemma, mentre quello di Nepomuceno tace. Che razza di campione che sono - pensa, mentre sente il sapore della salsedine si spande per la lingua e Naav si stiracchia sulla sua spalla, dove è rimasto comodamente a riposare tutto il tempo.
    « Ehi Riven, sbrigati! Abbiamo del lavoro da fare! » urla da lontano Alistair, sventolando il braccio.
    Flaheartie è una cosa viva, che respira e che scalpita in balia di un mare di emozioni differenti. Adesso è un po' diversa però: non è più addobbata a festa e le vie sono deserte; al porto attraccano navi, ma per lo più si tratta di diplomatici e guerrieri. Tutta la vita che percepiva ogni notte quando calato il buio sgattaiolava fuori il palazzo però l'avverte ancora, ha soltanto cambiato forma: si è concentrata in pochi punti strategici, creando pochi ma luminosi - quasi accecanti - falò vitali, dei quali chiunque abbia sensi un po' più fini potrebbe percepire l'intensità. Flaheartie è una bella donna, persino adesso che è vestita di pietra e acciaio più di quanto non fosse prima. È pronta a fronteggiare l'apocalisse, così come lo sono anche tutti coloro che vi abitano. Riven comincia ad ispezionare i cantieri insieme al capitano delle forze armate della città, il quale torreggia con la propria imponente statura, e la gigantesca ascia a due mani che tiene legata dietro la schiena incute timore e rispetto negli astanti. I lavori procedono speditamente e i due Wordsworth ne sono certamente soddisfatti - c'era d'aspettarselo del resto, non c'è nessuno che non stia lavorando per avere pure una speranza in più. Di tanto in tanto, senza fare troppe cerimonie, prende un grosso pezzo di minerale e lo spinge giù per la gola per placare l'insistente fame che prova.
    « Cosa te ne pare? »
    « Non lo so, » risponde sinceramente « è la prima volta che ci prepariamo per un apocalisse ».
    « Heh, » ridacchia « grazie per avermi creduto fin da subito ».
    La brezza porta con sé un profumo familiare che sa di malinconia, di notti insonni e libere, quando non aveva il peso del mondo sulle spalle e non era stato maledetto ad avere un futuro così grande.
    Il gatto nero miagola e strofina il muso contro la sua guancia - consolati con tutto ciò che hai adesso.
    RIVEN WORDSWORTH:
    SALUTE 50 · ENERGIA 94 · STRESS 8 (14-3-3)
    RIFLESSI 9 (6) · TEMPRA 10 (7) · VOLONTÀ 9 (8)
    ARCANA IX · NATURA IX · PERCEZIONE IX · SOCIETÀ V
    RANGO VI · NOTORIETÀ XVI · RICCHEZZA XI


    Specializzazioni:
    1. magia di Arevik, arcana.
    2. chimica, natura.
    3. teletrasporto, arcana.
    4. medicina, natura (preparato).
    5. Divoratore, arcana (preparato).

    Abilità passive:
    1. fortezza: -1 pt. attacco, +4 pt. RTV (non attiva).
    2. difesa maggiore ii: due volte a turno, subisce -2 danni da un'azione difesa.
    3. generoso: può frapporsi fra un attacco e un qualunque bersaglio per scudarlo con azione attiva o passiva senza incorrere in penalità.
    4. preparato: +2 specializzazione (scelte).
    5. intrepido (d): ottiene uno slot azione extra quando difende con successo un alleato.
    6. difesa miracolosa ii: quando la salute è al 50% ottiene +4 rtv, quando scende sotto la soglia critica ottiene +8 rtv.
    7. angelo custode: se difende con successo un alleato +1 rtv, una volta a turno, fino a fine scontro.
    8. istinto: una volta a scontro, subisce meno danni da un'azione che non difende pari a rtv.

    Legami:
    1. CATHERINE WORDSWORTH, liv. 3: resiliente [+1 azioni difensive].
    2. EZRA QOORAJ, liv. 2: cooperativo (d) [+1 azioni difensive quando il pg è nei paraggi].

    Equipaggiamento:
    ~ Naav:
    1. equip. offensivo.
    2. scala su arcana, attacca su tempra.
    3. arma curatrice ii: può effettuare un'azione di cura che avrà effetto pari al danno.
    4. mangiamana superiore: quando impiegato in un'azione base, può bersagliare energia.
    5. nascosto: Riven può evocare Naav al suo fianco quando desidera.

    ~ Luwan:
    1. equip. offensivo/difensivo.
    2. scala su natura, attacca su riflessi.
    3. nascosto: l'arma può essere evocata in ogni momento.
    4. armatura superiore iv: +2 punti tempra; +2 punti riflessi.
    5. attacco ampio superiore (d) ii: può spendere un'azione per attaccare o difendere ad area, la potenza sarà pari alla metà della competenza di giustifica; le abilità difensive possono essere usate ad area, la potenza sarà pari alla metà del consumo.

    FLAHEARTIE:
    ARCANA III · ATLETICA III · NATURA III
    ARTIGIANATO III · PERCEZIONE III · CARISMA II
    RICCHEZZA: 17 (20-3)

    Note: le stats possono essere soggetti a cambiamenti perché mai fatto la scheda di una città.



    Edited by .artificial - 29/11/2023, 00:21
     
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    Vi ritrovate sommersi in una disputa antica, quella che al male privato oppone quello della cosa pubblica, e a cui la storia ha sempre risposto spaventosamente male, talvolta in entrambi i sensi. Che la disputa sia praticamente aperta e non risparmi colpi bassi è vero due volte per lo scudo degli Wordsworth, che deve barcamenarsi fra il dramma privato di Alice, una faccenda tutta di famiglia in mezzo a mille promesse, oltre a quello ancora più personale, che lo vede andare incontro a cambiamenti sconosciuti, che vanno contrapponendosi naturalmente ai preparativi dell'isola. Ma è vero anche per Ezra, perché la cosa pubblica di cui si sta occupando è Dayrst, e non c'è cosa più personale, per lei, di quella maledetta città. Che è al sicuro, sotto il delicatissimo equilibrio di un sistema imperscrutabile che vede delle uova d'oro a guardia del mostro più indomabile di cui si ha notizia, a memoria di ogni razza ed ogni tempo. E quindi fra la stasi e la morte. Magari lo capissero anche gli stolti che ne sono rimasti fuori... E poi lo sfondo, che è quello di una quinta annunciata, in cui può accadere di tutto.

    Riven non riesce a capire se stesso più che mai prima d'ora. La sua è una fame atavica, e il collegamento con la bestia è facilissimo. Le implicazioni effettive, però, non lo sono, perché mai nessuno è stato a contatto col Divoratore più di così: si dice che quanti lo studino svaniscono di mente, perché l'immortale è inconoscibile. O, almeno, così dicono al Culto, e sai che qualcosa di vero c'è: avrai visto qualche matto infiammato della sua fede del Divoratore, di una qualche verità rivelata, per le strade. Ce ne sono anche nell'est. Ciò che non sai è a cosa sia davvero dovuta questa pazzia, o quanto frequente sia. O se toccherà anche te, o addirittura già ti sta toccando. Però mangi. Mangi in maniera spropositata, disgustosa, impossibile. Certo, hai la pelle migliore che tu abbia mai avuto negli ultimi anni, ma a quale prezzo? E questo sì che è un fatto nuovo: non esistono casi fra letteratura e medicina di questa fame.
    Con Alice fai progressi. Più o meno. No, non hai ancora scoperto come debellare il suo male. A dirla proprio tutta, non hai neanche scoperto quale sia il suo male in generale. Ma hai un sospetto forte, e quindi guardi ad occidente. Ti arrivano libri, e quanti! Le vie del denaro sono infinite. Lo sono al punto che ti arrivano anche testi che non dovresti essere in grado di leggere, o per meglio dire: che non dovrebbero circolare mai ad oriente. Ma se il denaro è dei Wordsworth, allora... si fa un'eccezione. Il testo è recentissimo, ma fa riferimenti a molto materiale più antico dei draghi stessi. Medicina Halun, forse, o come li chiamavano ai tempi: Malakozoi. O forse non appartiene proprio a quest'epoca. Poco importa, perché il relatore è vivo e vegeto. Un Qytir.
    Ci sono passaggi che non riesci a tradurre, perché il relatore non ha reputato di dovere, e che cita per giustificare cure spietate, sconvolgenti, senza alcuna logica. Ma quei testi dicono che funziona, e lui stesso ha provato quei metodi. E funzionano. A chi importa del perché? Beh, a te. Così, quel tale Qytir riceve prima una lettera. Poi un'altra, che decide bene essere un invito. Forse una convocazione. Così, un bel giorno si presenta.
    Salve, di casa.
    Dirà una volta messo piede sul molo, appena sbarcato dalla sua grossa nave, alla capitaneria.
    Che grazioso il vostro isolotto, qui. Ne possiedo tre o quattro anche io.
    Sfoggiando un Aliothi perfetto, mentre si liscia un vestito di seta arancione che non farebbe proprio nessuna invidia alla moda locale.
    Il mio nome è Meoza Grorgai IV Grambeocrenth, casa cadetta dei Qyreis. Trentanovesimo in lista di successione al trono imperiale.
    Poi un Atlassiano perfetto, mentre fa sgranchire le sue possenti ali, che al contrario fanno invidia eccome ai suoi schiavi parnavi, a giudicare dalle loro occhiate.
    Autore di infiniti saggi di medicina. Di scienza, come si dice dalle mie parti. Il vostro... Riven Wordsworth avrà piacere di ricevermi. Tipo, adesso. Molte grazie.

    Ma anche Ezra ha i suoi grattacapi, e mica roba da poco. Purtroppo, e come prevedibile, Adonavan pare abbia preso a collera la sua risposta all'ultima delegazione. Una collera invero infinita, spropositata, personale come lo sono solo le inimicizie storiche, di quelle che finiscono con l'intrattenere un vasto pubblico quando vergate sui libri in ricche storie, colme di colpi di scena. E decide di colpire in modo semplice. Con la propaganda. La Quinta sta arrivando? Bene. Lo avete detto voi di Flaheartie, giusto? E allora che lo sappiano tutti e che tutti ne capiscano le implicazioni. I beni di prima necessità diventano così essenziali. Il legname non è più libero, smette di circolare: nascono nuovi bastioni persino attorno ai villaggi più remoti. Per ciascun bene che si muove, altri nove spariscono dai mercati. Nessuno vuole morire, per cui accaparrarsi ciò che serve diventa impossibile. Avete voluto fare i buoni samaritani? Beh, nessuno verrà a rendervi grazie.
    E dietro ogni "no" che i tuoi mercanti ricevono, c'è sempre un solo nome. Adonavan. Medicine essenziali? Vendute! Ad Adonavan, ci scusiamo. Garze? Scorte finite. Ma Adonavan ne ha comprate tantissime. Attrezzature? E chi le ha avute mai? Ma chiede ad Adonavan, sono forniti di tutto. Mattoni? Adonavan. Farina? Adonavan. Zucchero? Adonavan. Bestiame? Per carità? Anche solo un capretto, tanto d'oro al chilo! Adonavan ha preso gli ultimi, poi ne ha sgozzati la metà. Ogni vostra azione è anticipata, presa d'assalto e cancellata. L'unica cosa che Adonavan non cerca sono i Minerali, e solo perché sanno che Flaheartie li sta... usando in maniera alternativa. Non è un bel segno.
    Naturalmente, notizie buone ce ne sono. C'è chi rimane fedele ai Wordsworth e all'isola, altri al nome di Dayrst. Ma Adonavan diventa l'unica spiegazione al fatto che abbiate recuperato forse poco più della metà dei beni che speravate.

    E poi... c'è dell'altro. Qui Adonavan non c'entra, ma c'è qualcuno che ti venderà che è opera sua anche questo. Ti giungono voci dalla capitale. No, non è qualcosa che ha a che fare con quanto di legale c'è in Dayrst. Ma ha a che fare con Dayrst, su questo ci puoi giurare. Una delegazione di maghi è stata inviata. Trentasei membri fra Accademia e Corte. Per indagare su ciò che non dovrebbe mai essere indagato.




    Qm PointSIGNOR RIVEN, facciamo progressi nelle direzioni... opinabili.
    Speriamo che Flaheartie non lo scopra. Se non fai azioni per la città di persona, la città non resta più ferma, ma lancio un dado per vedere quanto MALE si muove.

    SIGNORINA EZRA, avevo un qm point anche per te ma l'ha rubato Adonavan. O forse il doge. O forse lo ha fatto sparire la Quinta.
    Cristo, se ne hai di nemici.
     
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    - una cosa viva -
    la quinta stagione

    occhio per occhio.


    Dicono che le cattive notizie volino più veloci del vento e che le disgrazie non arrivino mai da sole. Il malcontento di Adonavan si diffuse rapido come cerchi nell'acqua, e con esso il monito dell'apocalisse incombente; così, il panico prese piede capillarmente e la possibilità di reperire merci divenne utopia. Non c'è spazio per fare i samaritani in una Quinta. In aggiunta, pare che Alioth parlotti di Dayrst e che in viaggio ci sia una delegazione di maghi diretti proprio a Flaheartie.

    Scommetto che Adonavan stia ridendo, ora.

    incontri.


    La visita della rappresentanza regia e accademica poteva tramutarsi da tedioso incontro politico ad un fruttuoso scambio se mosse le giuste pedine. Al momento, Alioth sembrava essere uno dei pochi possibili baluardi di speranza per le sorti della gente di Flaheartie e per la buona reputazione della sovrana dalla pelle d'ambra. Un'ala della residenza dei Wordsworth, la più recondita ai piani superiori, fu sistemata di tutto punto per l'arrivo degli ospiti e fu disposta una ampia stanza lontana da orecchie e occhi indiscreti. Era necessario favorire il dialogo, offrire un ambiente confortevole ed evitare pessime fughe di notizie. Al centro della sala venne imbandito un lauto buffet dove svettavano imperiose piramidi di disparate pietanze, e il profumo di fiori sfarzosi - forse troppo avanti nel loro sbocciare - aleggiava in ogni angolo.

    Non fu una sorpresa vedere che il banchetto venne ripulito in poco tempo; eppure, un gruppo di cinque dei trentasei membri non mostrò particolare interesse per il rifocillarsi. Si distinguevano dagli altri per il vestiario oltre che per le diverse priorità: tre erano avvolti da una toga forense nera, e gli altri due seppure non indossassero cappelli a punta erano senza ombra di dubbio stregoni di alto rango.
    « Inquisitore Edwin di Saar » iniziò uno di loro muovendo qualche passo avanti, e nel parlare tutte le sottili fibre di carne sembrarono come tremare simili a fiammelle ravvivate da una folata di vento.
    « Molto incantato, ultima dei Qoraj. Purtroppo, non la nostra non è esattamente una visita di piacere. Cerchiamo di non renderla mostruosa per nessuno, sì? »

    La mezzelfa poteva sentirsi quasi lusingata di aver fatto la conoscenza dell'Inquisitore: il suo nome era sulla bocca di tutti, il suo aspetto negli occhi di pochi se non di nessuno. Non era solito presentarsi personalmente - vuoi per l'alta carica investita, vuoi per non essere più nello splendore della gioventù - e perciò la sua partecipazione doveva essere giustificata dalla discussione di temi alquanto critici. Non era però buon costume mettersi sulla difensiva già in prima battuta, giacché ciò poteva dare adito a fraintendimenti evitabili. « Onorata di fare la vostra conoscenza, Inquisitore, nonostante i tempi non siano dei più rosei. Vi ascolto ».
    Questi annuì ripetutamente in risposta, ciondolando la testa con gli occhi socchiusi come a cullarsi per poi, preceduto da un colpo di tosse, andare dritto al nocciolo della questione. Chiese di Dayrst, senza troppe formalità e - alle orecchie della mezzelfa - con un pizzico di sospettosa malizia. « Cosa avete scoperto? »
    « Antica tecnologia hederati » sospirò, distogliendo lo sguardo per un breve attimo.
    « Il sole ha visitato luoghi che non doveva visitare, le acque sono arrivate dove c'era aridità, e nei cieli di Dayrst sono arrivate tecnologie da posti e tempi remoti. La stasi è opera loro, e chiunque si avvicini alla bolla diventa una statua d'oro. In breve, è fondamentalmente inaccessibile ». Adattò il tono della replica a quello del suo interlocutore, spogliandolo di convenevoli e parlando il giusto; oltretutto, era maggiormente credibile e assai più semplice che narrare di viaggi temporali e anziani geoidi guardiani.
    « Molto interessante » e sporse il busto come uno stelo appassito. « Ma perché? A scopo bellico? Qualcuno dei vostri le ha attivate per caso? Come avete capito la provenienza così specifica? Abbiamo mandato una squadra a studiare il fenomeno, naturalmente dall'esterno, senza alcuna azione invasiva. Sono tornati con tanti punti interrogativi in testa. E voi arrivate a tanto. Come? »
    « Le decorazioni di ciò che il cielo di Dayrst ospita sono estremamente simili a quelle di un'ala del Baluardo; sono alquanto certa che siano stati gli Hederati a mettere a punto un sistema di costrizione del potere che veicolano, ma in caso contrario mi correggerete voi. Le mie sono supposizioni, per quanto possano essere fondate. ». Le aveva riconosciute a colpo d'occhio e successivamente ne aveva avuto la conferma, ma ancora una volta poteva essere più vantaggioso mantenere un profilo cauto nelle affermazioni e non peccare di saccenteria - non con uno dei massimi esperti. Incrociò le braccia al petto. « Quanto ai miei sottoposti, no, non è stato nessuno di loro ad attivarle, né fortuitamente né volutamente: non era mio ordine, e mantengo occhi sul loro operato anche quando non sono ivi presente. Chiamatelo caso, chiamatela fortuna, è ciò che la Quinta ha portato nella mia capitale; ma sono ben disposta a studiare insieme a voi il fenomeno unendo le mie conoscenze alla vostra vasta istruzione, in quanto sono certa ne nascerebbe una fruttuosa collaborazione ».
    « Chiederemmo allora accesso a Dayrst, per valutazioni indipendenti. Sotto l'occhio dell'Accademia, certo. Un fenomeno di questa portata è certamente importante per lo sviluppo di questa branca della magia, di cui sappiamo così spaventosamente poco. Faremmo di tutto per garantire l'incolumità dei cittadini, com'è naturale. Ma questa tecnologia... può essere utile. Che sia apparsa proprio in Dayrst può avere un significato diverso dal caso. Dipende da cosa ne faremo tutti ».
    « Difesa, attacco, chi può dirlo. Sicuramente era un fenomeno già attivo in altri luoghi, ma come esplicasse l'attività è una incognita non indifferente. Mi domando solamente come abbiate intenzione di procedere - i vostri uomini hanno potuto vedere in che condizioni versa la capitale e la sua gente ». Optò per mantenersi ancora sul vago, allo scopo di sondare al meglio le intenzioni dell'Inquisitore e continuando a rimarcare sulla questione dell'incolumità della città e dei cittadini; in cuor suo, voleva scongiurare ogni ingresso e ispezione del proprio regno, ché alcuni segreti dovrebbero rimanere tali.
    L'Inquisitore, con una spiccata tranquillità e sicurezza, replicò alla questione come se non ci fossero altre possibilità vagliabili: sarebbero entrati, semplicemente, accompagnati nella spedizione da alcuni studiosi Hederati dell'accademia.

    « Prima di continuare questa discussione vorrei porre l'attenzione su un'altra questione. La sete di conoscenza fine a sé è cosa rara, tuttavia sto fornendo risposte a delle vostre domande. Voi otterreste informazioni da questa collaborazione, ma non ho ancora ottenuto niente in cambio ». Era stata conciliante, e si poteva dire che l'Accademia stesse per ottenere ciò che chiedeva, ma la situazione continuava a profilarsi come vantaggiosa solo per una delle due parti in discussione. Se non poteva evitare la loro perlustrazione, quantomeno che Flaheartie ne ottenga qualcosa.
    « È la mia città quella di cui si sta parlando. Non vi chiedo molto, solo di allungare la vostra permanenza qui ». Occhieggiò quello che rimaneva del lauto banchetto. « Con tutti i servigi che possiamo offrirvi ».

    Seppur rimasto sorpreso di primo acchito dalla proposta, Edwin finì per annuire. « Sono certo che qualcuno di noi avrà interesse a restare qui. Oppure, potrei inviare qui una squadra di nostri alunni, meglio predisposti a fronteggiare calamità. A vostra scelta ». Sul viso di Ezra si allargò un sorriso gentile. « Le porte di Dayrst sono aperte per i vostri uomini - schioccò le labbra e continuò, con ancora con una punta di diffidenza - ma mi aspetto che non venga intrapresa alcuna azione invasiva, né sulla città, né sui cittadini, né su ciò che ospita. Fate pure venire i vostri alunni più formati, saremo lieti di accoglierli ». Si avvicinò quindi all'Inquisitore. « Ho avuto modo di confrontarmi io stessa con altri Hederati - suppongo conosciate il rampollo dei Wordsworth, discente del Doge. Come voi non siamo entrati all'interno della bolla eppure, già all'esterno, ha riferito di avvertire anomalie nei ritmi; ritengo quindi saggio prestare particolare attenzione. C'è la vita della mia gente in gioco ».

    Sperò solo di aver mosso le giuste pedine, e di non essersi invischiata in un'altra spirale di avvenimenti disastrosi.


    2IrpHvN

    EZRA QOORAJ

    3iDHCVF


    Livello: 21
    Energia: 104 Salute: 40 Stress: 9/14
    Riflessi VIII Tempra IV Volontà IX
    Arcana IX Carisma IX Percezione IV Società IX
    Rango XI Ricchezza VII

    Legami:
    ✧ Riven W. [1]: [Vendicativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto e gli effetti di stato nocivi migliorano di una unità contro bersagli che hanno attaccato il personaggio oggetto di legame.
    ✧ Il Matto [2]: [Cooperativo (S)]
    Tutte le azioni di supporto o di effetto di stato nocive del personaggio migliorano di una unità, se il personaggio oggetto di legame è nei paraggi.
    ✧ Popolazione di Dayrst [3]: [Mostruoso]
    Tutte le azioni di supporto del personaggio migliorano di una unità.
    Specializzazioni:
    ~ ammaliare, specializzazione di carisma;
    ~ animare oggetti, specializzazione di arcana;
    ~ condivisione sensi, specializzazione di arcana.

    Abilità passive:
    ~ abilità passiva di supporto, avvelenatore mostruoso;
    ~ abilità passiva di supporto, aura malefica II (paralisi);
    ~ abilità passiva di recupero, ispirazione;
    ~ abilità passiva di recupero, rigenerazione;
    ~ abilità passiva speciale, intrepido.

    Artefatti:
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Scala su Arcana] [Attacca su Volontà, Difende su Riflessi] [Versatile II: Riflessi, Tempra][Equipaggiamento Superiore II: +2 Arcana] [Nascosto] [Arma Insidiosa II: Fragile]
    — Arcano Maggiore, L'Imperatrice: [Mangiamana superiore]

    Azioni:
    //

    Riassunto:
    Come da supporto, il party ottiene il il +1 Arcana una volta a quest, grazie all'Inquisitore e alla sua fantastica squadra di alunni.

    Note:

    ♡∩_∩
    („• ֊ •„)♡
    ┏━∪∪━━━━┓
    Adonavan fammocc
    ┗━━━━━━━┛



     

     
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    una cosa viva,
    seconda parte

    Sono trascorsi diversi giorni dal proprio arrivo a Flaheartie, e la fame che ha iniziato ad avvertire non appena sbarcato continua a crescere di secondo in secondo. Dopo aver appurato che la causa dietro quanto gli sta accadendo è il frammento di progenie del Divoratore che ha dentro di sé, ha tentato di liberarsene spedendolo in luoghi lontani migliaia di chilometri, ha provato a distruggerlo con la forza di un dio, ma tutti i suoi tentativi sono vani: quell'entità aliena sembra non volersi separare da lui in alcun modo e il potere del Cambiamento non sortisce effetto. Questo malessere divino cosa mai può essere, puzzle di seconda mano mancano le tessere. Sai, penso di trovarmi dentro a una favola, una che ci lascia sorridere poco prima di piangere, Modigliani. La sua Cuorgemma non smette d'annerire, e con essa tutto ciò che lo rendeva un campione di Nepomuceno comincia a scomparire. Di questa ultima parte non è pienamente certo però. Non può escludere che, a seguito del loro ultimo incontro, sia stato egli stesso a recidere il legame che li univa. Ah, strana storia quella di Riven e N.: è iniziata improvvisamente e si è conclusa nella stessa maniera. La sua raison d'être ha detto, e lui gli ha pure creduto. Soltanto ora si rende conto di quanto sia stato sciocco. Anche Naav sta cercando di aiutarlo, forte di nuove abilità, a rallentare il declino del proprio creatore. Ciò che è accaduto in un tempo che ancora deve avvenire, il contatto con l'antica tecnologia hederati, carceriera di parte del Divoratore, ne ha infatti alterato nel profondo la natura, accelerandone la crescita e concedendogli la capacità di manipolare (nonostante molto limitatamente) lo scorrere del tempo. Tuttavia, il tentativo del piccolo gatto mutaforma non porta a niente di differente. La fine dell'alchimista pare inevitabile, però lui non ha intenzione di arrendersi. Se non per sé stesso deve farlo per la sua famiglia, per Ezra.

    immortali amica, siamo tutti o nessuno; se penso al tempo sento solo profumo di ossa.
    Qualcuno bussa alla porta e Riven, senza sollevare lo sguardo da dei testi filosofici scritti da un certo Xell della Stella Nera, lo invita a entrare. « Mio signore, un uomo la sta aspettando » gli riferisce uno dei domestici, un ragazzo d'una ventina d'anni col viso pulito ed un portamento elegante. « Ha detto di chiamarsi Meoza Grorgai IV Grambeocrenth dei Qyreis », dopodiché prosegue dandogli una lunga serie d'informazioni tra cui a che ora è arrivato, con quale imbarcazione e chi lo accompagna. Mentre gli parla fa attenzione - come gli è stato insegnato da uno dei maggiordomi - a tenere la testa bassa in segno di riverenza, ma si tratta di accortenze alle quali Riven non ha mai dato molto peso. « Fallo entrare » gli dice, poi si tira su dalla scrivania cui è stato seduto ore e si dà una rapida sistemata in maniera tale da non lasciar trasparire il fatto che gli ultimi eventi lo hanno praticamente distrutto. Il nome del suo ospite lo ha incrociato più di una volta durante i suoi studi. Si tratta di un personaggio eccentrico, un medico d'avanguardia che ha ideato un nuovo modo di fare medicina ed uno scrittore profilico i cui libri - parte di essi almeno - sono materiale di studio nelle corti più famose.
    « Siete giovane » sono le prime parole che pronuncia quand'incontra il giovane Wordsworth nelle sue stanze. Sembra stizzito, e non riesce a capirne la ragione. Normalmente la sua capacità di percepire i ritmi avrebbe reso la cosa semplice, ma adesso non riesce a sentire null'altro che un'ammorbante e insaziabile fame - e guardandolo non può fare a meno di domandarsi che sapore abbia un qytir.
    « Più di quanto pensiate » gli risponde altrettanto conciso, poi continua: « Sono onorato d'avervi qui, dottore. Come vedete - oltre il problema con mia nipote - abbiamo anche scarsità di medici. Sarebbe soltanto un piacere ospitarvi durante la Quinta, così riuscirei anche a ripagarvi del vostro aiuto. Cosa vi ha portato fino a qui? ».
    « Quando ho saputo che qualcuno nell'est stava cercando traduzioni per uno dei miei trattati più recenti sulla medicina Malakozoi mi sono preoccupato. E informato. Che situazione spiacevole, la vostra. E quale opportunità per la medicina moderna. Lasciate che la visiti. Se niente di noto può salvarla, forse qualcosa che non lo è più, potrebbe ». Della medicina "moderna" l'alchimista ha avuto diverse occasioni di leggere, un derivato della medicina elfica aggiornato ancora da sperimentare, ed è per questo motivo che avverte la necessità di fare alcune precisazioni: « Non ho problemi a che voi la visitiate, anzi un parere esperto è sempre ben accetto. Però prima che facciate qualsiasi tentativo, voglio sapere di che si tratta: non voglio che mia nipote diventi la cavia di pericolosi test ».
    Il medico declina l'invito e, dopo poche altre chiacchiere, Riven lo accompagna dalla nipote. Durante il tragitto spiega che la bambina pareva star bene, semplicemente ha iniziato a dormire sempre più a lungo e a un certo punto non si è più svegliata. Accenna pure al fatto che, prima di cadere in quel sonno profondo, ha raccontato ai genitori di aver visto una figura con un grosso cilindro nero e una palandrana che, per come lo ha descritta, era quasi monacale dello stesso colore. Passa poi ad illustrargli i sintomi che, oltre al più evidente coma, sono sinteticamente riassumibili in: pupille trasparenti, rigidità degli arti, colorito pallido, temperatura corporea bassa.

    -------------------------

    Nel frattempo Catherine, dall'alto del proprio ruolo, passa ogni minuto della giornata a organizzare le difese della città contro i cataclismi della Quinta. Il primo ordine della contessa è di fortificare mura, bastioni, torrioni, preparare ed armare le macchine da guerra. Gli uomini dei Wordsworth si mettono immediatamente all'opera, ché ogni sua parola è legge.

    RIVEN WORDSWORTH:
    SALUTE 50 · ENERGIA 94 · STRESS 8 (14-3-3)
    RIFLESSI 9 (6) · TEMPRA 10 (7) · VOLONTÀ 9 (8)
    ARCANA IX · NATURA IX · PERCEZIONE IX · SOCIETÀ V
    RANGO VI · NOTORIETÀ XI · RICCHEZZA VI


    Specializzazioni:
    1. magia di Arevik, arcana.
    2. chimica, natura.
    3. teletrasporto, arcana.
    4. medicina, natura (preparato).
    5. Divoratore, arcana (preparato).

    Abilità passive:
    1. fortezza: -1 pt. attacco, +4 pt. RTV (non attiva).
    2. difesa maggiore ii: due volte a turno, subisce -2 danni da un'azione difesa.
    3. generoso: può frapporsi fra un attacco e un qualunque bersaglio per scudarlo con azione attiva o passiva senza incorrere in penalità.
    4. preparato: +2 specializzazione (scelte).
    5. intrepido (d): ottiene uno slot azione extra quando difende con successo un alleato.
    6. difesa miracolosa ii: quando la salute è al 50% ottiene +4 rtv, quando scende sotto la soglia critica ottiene +8 rtv.
    7. angelo custode: se difende con successo un alleato +1 rtv, una volta a turno, fino a fine scontro.
    8. istinto: una volta a scontro, subisce meno danni da un'azione che non difende pari a rtv.

    Legami:
    1. CATHERINE WORDSWORTH, liv. 3: resiliente [+1 azioni difensive].
    2. EZRA QOORAJ, liv. 2: cooperativo (d) [+1 azioni difensive quando il pg è nei paraggi].

    Equipaggiamento:
    ~ Naav:
    1. equip. offensivo.
    2. scala su arcana, attacca su tempra.
    3. arma curatrice ii: può effettuare un'azione di cura che avrà effetto pari al danno.
    4. mangiamana superiore: quando impiegato in un'azione base, può bersagliare energia.
    5. nascosto: Riven può evocare Naav al suo fianco quando desidera.

    ~ Luwan:
    1. equip. offensivo/difensivo.
    2. scala su natura, attacca su riflessi.
    3. nascosto: l'arma può essere evocata in ogni momento.
    4. armatura superiore iv: +2 punti tempra; +2 punti riflessi.
    5. attacco ampio superiore (d) ii: può spendere un'azione per attaccare o difendere ad area, la potenza sarà pari alla metà della competenza di giustifica; le abilità difensive possono essere usate ad area, la potenza sarà pari alla metà del consumo.

    FLAHEARTIE:
    ARCANA III · ATLETICA III · NATURA III
    ARTIGIANATO III · PERCEZIONE III · CARISMA II
    RICCHEZZA: 17
    STRESS: 8 (12-4)

    NOTE:
    Flaheartie affronta la prova da 4 pt stress.



    Edited by .artificial - 15/4/2024, 09:13
     
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5 replies since 11/11/2023, 18:21   260 views
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