Haan

H A A N

maschio « Sesso ◊ mezzelfo « Razza ◊

◊ Livello » 5 ◊ Conto » •••

Descrizione Fisica:
Tu sei forte, tu sei bello - no aspetta, queste sono le parole di una vecchia canzone da terre lontane. Beh, come ti descriveresti? Obiettivamente sei un ragazzo di una statura che risalta nella folla, piuttosto atletico, e probabilmente anche con dei bei tratti in fin dei conti. La tua pelle è di una tonalità scura e calda, costellata di piccole chiazze, i capelli disordinati, gli occhi neri che riflettono la luce quando ti rifugi nelle arti oscure. I tatuaggi sul tuo corpo sono il segno di un'antica ferita, l'eredità indesiderata di poteri arcani.

Descrizione Psicologica:
(pre-LQS)
Tu sei buono, tu sei vero, tu sei onesto, tu sei modesto - ah no, di nuovo quella canzone. Si può dire che il tuo motto è "vivi e lascia vivere", finché non ti trovi sommerso nelle situazioni più disparate, e ti domandi come sia stato possibile. Sei un sopravvissuto e un vagabondo, viaggi da solo o con uno o due compagni occasionali inventandoti di volta in volta qualcosa per cercare di condurre una vita tranquilla. Se possibile, ti distrai dagli orrori dell'esistenza ricercando piaceri intensi e fugaci e ricadendo in qualche tentazione, di tanto in tanto. L'unico problema è la tua empatia per gli indifesi e gli emarginati, che ti porta regolarmente a sfidare il tuo istinto di conservazione nell'intervenire in loro favore.
(LQS)
Hai creduto a lungo di essere un mostro, la vittima di una maledizione che ti avrebbe divorato. Quando questo è il modo in cui il mondo ti accoglie nei tuoi primi anni, finisci per crederci. Hai cominciato da poco a conoscere davvero te stesso, ricucire le ferite del passato, riplasmare i tuoi poteri riconoscendoli per quelli che sono, affrontando la paura. Il viaggio è ancora lungo, per un giovane eroe in formazione...

« Posso ritrovare la tua sorellina. »
Parole sussurrate all'orecchio in un momento di intimità, che ti penti amaramente di aver pronunciato. Perché lo facesti? Probabilmente il senso di colpa: se la fanciulla dai capelli rosso fuoco si è allontanata, non puoi che incolpare l'oscuro passeggero che dimora in te. Rammenti appena l'incontro nel bosco, la tua battaglia contro il nefasto per ottenere il controllo del corpo e della mente. E poi il ritrovarti ancora debole, ma cosciente e corporeo, in un letto caldo, sotto le cure di una famiglia ospitale.
Ma ecco che la sinuosa Amatheya si alza, già pronta a riprendere la marcia. Ammiri la sua pelle, così liscia da congelarti il fiato in gola, i capelli che, come gli occhi, sembrano fatti di ghiaccio e ti richiamano memorie contrastanti, "per parafrasare". E quel sodissimo « Andiamo! » ti rimprovera sistemandosi i vestiti, un po' scocciata e un po' compiaciuta del tuo esitare con lo sguardo. Ti sta manipolando, questo è sicuro, ti chiedi però fino a che livello. Speri che parte del suo interessamento non sia genuino: chi ti si avvicina finisce per farsi male. Quando tutto sarà finito riporterai le sorelle in quel buco dimenticato da tutti sulle montagne e poi sparirai, come fai sempre.

L'erede della strega.
Non ti piace particolarmente parlare delle tue origini. Appartieni a una popolazione relitta di elfi, se così si può dire, a carattere nomade. Il nobile sangue si è imbastardito più e più volte con quello delle razze che incontravano lungo il cammino. Tuo padre, mercante tuttofare, discende dalla sventurata stirpe di Dalgon, di tua madre sai che era un'artista teatrale dal grande talento. Purtroppo, eri troppo piccolo, quando avvenne il fatto, per poter conservare qualche ricordo di loro. Più avanti avresti ottenuto un nome da incolpare per quella e per tutte le tue disgrazie. Le terre che la carovana stava attraversando erano infatti sotto il presidio della strega millenaria Asmeretk Angan, un tempo potente, la cui essenza si stava rapidamente deteriorando per una malattia mortale e incurabile. Asmeretk, in gioventù tra le donne alishaan più attraenti, era ossessionata dalla propria trasformazione progressiva in una creatura deforme e via via più debole; finché un giorno, attraverso la divinazione, ricevette la risposta ai propri interrogativi. La sua sofferenza sarebbe scomparsa per opera dell'erede, un bambino ibrido; egli avrebbe transitato nel suo territorio nella seguente notte di luna piena. A tale responso, la strega si risolse a rapire il pargolo per farne il proprio discepolo, nella speranza che questi spezzasse la maledizione. Così fece, assaltando gli elfi nel cuore della notte. Più debole di quanto credesse di essere, dovette dar sfogo a tutti i propri poteri residui per decimare il clan e avvicinarsi finalmente al piccolo. Ma a questo punto il suo corpo altro non era che un informe ammasso di polvere, ancora tenuto insieme da una debole volontà magica, e bastò lo starnuto del piccolo per obliterarne l'esistenza.
Sarebbe stata tale la fine della grama storia di Asmeretk, se solo le ceneri non avessero toccato il tuo corpicino, marchiandolo per sempre con le rune della sua oscura disciplina.

Una vita senza pause.
Hai abbandonato presto il nido. I tuoi simili hanno sempre avuto timore di te, è questa la verità. Ti sei guadagnato da vivere nelle città dell'Est, dapprima come ladruncolo, ma ben presto ti sei reso conto di poter essere d'aiuto alla comunità. Restando nell'ombra, hai cominciato a offrire i tuoi servigi nella ricerca di cose e persone per conto di committenti via via più facoltosi, alla volta dei territori più disparati. La tua ultima missione ti ha portato sulle montagne dell'Edjerval, ma preferisci lasciare certe memorie nell'oblio.

Origine del nome:
Possibile deformazione dialettale di Ianus, leggendario elfo della Prima Era
Lingue Parlate:
Atlassiano, Elfico, Aliothi
Scopo:
Liberarsi della maledizione di Asmeretk e iniziare a godere di una vita normale.
Immediato: portare a termine la propria missione per la famiglia Novakryris ritrovando Alaksheya. Riportare lei e Amatheya a casa.
Legami:
Amatheya Novakryris (v. background)

4O ENERGIA - 4O SALUTE - 1O STRESS
ARCANA 4 - FURTIVITÀ 3 - ATLETICA 2 - PERCEZIONE 1
RIFLESSI 2 - TEMPRA 1 - VOLONTÀ 2

NOTORIETÀ 5

INVENTARIO:
Bussola del cercatore: tale bussola, infusa di magia oscura come tutti gli oggetti che ti porti dietro da decenni, con un po' di pazienza puoi farla puntare nella direzione di ciò che cerchi al momento. Se ti trovi in un gran casino ora, è solo perché hai voluto mostrarla alla tua nuova compagna in un istante di deficienza. Ti dà una chance in più di ritrovare una creatura, persona o cosa perduta, a patto di averne un'immagine abbastanza precisa in mente. Il quadrante stesso, color avorio, vira progressivamente sull'arancio all'accorciarsi della distanza dall'obiettivo. Data la sua importanza per te, la mantieni in un piano immateriale di oscurità, al quale solo la tua mente può accedere per recuperarla.
[Attrezzi del mestiere (+1 Percezione: Inseguire)][Nascosto][2 Slot]

Jessica: C'è pure una spada a una mano di ben maggior valore, che è diversa da tutte le altre e sulla cui lama è incisa la parola Jessica: è del capitano, prenderla sarà molto più difficile. [prova di furtività] Riesci a prendere la spada senza che il Capitano se ne accorga, per adesso. Non appena la afferri senti qualcosa dentro cambiare: una addizione che ti rende un po' diverso da ciò che eri, un po' migliore. Sembra che lei abbia una parvenza di una coscienza e che tu le piaci, così tra le altre cose ora puoi farla apparire nella tua mano ogni volta che desideri. Goditela finché puoi, ché le donne sanno essere delle persone estremamente lunatiche. (there were dragons)
[Attacca su Riflessi][Arma curatrice I][Versatile I (Tempra)][Nascosto][3 slot]

ABILITÀ PERSONALI:
Convivio d'Inferno: al culmine dello scontro, se danneggiato o in preda a quella frenesia istintuale di cui provi grande ribrezzo, ecco che i segni sulla tua pelle si ramificano su di essa e sul mondo esterno, formule di antica fattura che evocano la Congrega di Asmeretk. Orrificante stato in cui il tuo corpo si trasforma in un piceo fulcro abissale dalla vaga forma umanoide, con mille occhi di brace, ammantato da nere creature striscianti: scolopendre che si perdono indefinite nel buio con l'essenza delle arti precluse. La Congrega, mente alveare la cui volontà può confliggere col tuo intelletto superiore, ingloba e divora la carne e il sangue degli sconfitti, traendone possenza. Una volta riacquisito il controllo, sarai risanato; ma a quale prezzo.
[Passiva di Recupero: Trionfo][2 Slot Abilità]

Ombra di Madràk: una creatura ha sfidato la tua furia interiore al punto che il tuo sangue ribolle e percepisci il nero potere espandersi sulla pelle. L'inchiostro maledetto dalla fronte, ti attraversa e si propaga a terra, in acqua o anche nell'aria, come serpe immateriale scatta e morde in una frazione di secondo, lasciando un'ustione nell'area colpita.
[Attacco di Arcana su Riflessi][Costo 8][Effetto 12][1 Slot Abilità]

Occhio di Ea'Vraan: senti scorrere le sfolgoranti correnti del mondo. Un anello di luce aurea o celeste si frappone tra il nemico e te, proteggendoti come un vero scudo. Il talento non è stato ereditato da Asmeretk, ma ti è stato conferito da Gorthan l'Illuminato, come ringraziamento per averlo aiutato a rintracciare i propri fratelli dispersi e addormentati.
[Difesa attiva di Volontà][Costo Variabile I (3/5)][Effetto 4/6][1 Slot Abilità]

Istinto di conservazione: schivare quel fendente di spada è decisamente una buona idea.
[Difesa attiva di Riflessi][Costo 8][Effetto 10][1 Slot Abilità]