Garrett

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    G A R R E T T


    jnT20z0
    «Bleah... di chi sono i denti che mi si sono rimasti sulle nocche?»
    Razza: Mezzo Galzani | Lingue: Atlassiano, Galza | Età:28 anni | Sesso: Maschio | Energia: Verde | Conto: X |

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    BIOGRAFIA

    Come la buona metà dei combattenti delle arene del Lesathar, Garrett nacque in una minuscola provincia sperduta del Sud-Ovest, in direzione della frontiera con Atem Lehelet. Fu la sua una nascita come tante altre nella cerchia povera dei nullatenenti: un bambino nato schiavo, da una madre già schiava da anni e da un padre ignoto che, per quanto poteva saperne Garrett, poteva essere stato a sua volta schiavo o forse no. Più avanti scoprì che si vociferava ci fosse lo zampino di Padron Barsabas e che quello fosse stato l’unico motivo per cui le sue chiappe non erano state lasciate a crepare fuori dalle mura cittadine.
    I ricordi su sua madre, Alina, erano e sono tutt’ora piuttosto confusi: per quanto sapesse che lei lo amava, il fatto che non fosse quasi mai presente gli rese estremamente difficile affezionarlesi davvero, inizialmente. Fu infatti sua sorella maggiore, Rahni, ad occuparsi di lui nella vita di tutti i giorni, perlomeno quando non veniva seguito da una delle balie. La sua vita fu inizialmente dedita al seguire la sorella, quindi, fin da quando riuscì a mettersi in piedi. Crescendo cercò poi di rendersi utile nelle sue faccende, portando cesti di bucato, fascine di legna per il fuoco o anche solo spazzare per terra. Fu chiaro fin da subito che Garrett non era un bambino come tutti gli altri: già a sei anni era ben più alto di quanto avrebbe dovuto essere e, soprattutto, molto più forte dei suoi coetanei. E più cresceva, più si vedeva che di somiglianze con il padrone non ce n’erano veramente molte, alimentando voci più o meno maliziose riguardo il mistero del suo concepimento. Tali voci andavano dalle semplici affermazioni che Alina se la fosse spassata con una delle guardie ad altre – più dirette e appena bisbigliate fra la servitù – che la virilità del padrone non era sicuramente bastante per generare una prole simile.
    Fu principalmente questi motivi – secondi solo al motivo più basilare del profitto – che Padron Barsabas decise di liberarsi di Garrett quando questi raggiunse l’età di circa otto anni. Un suo amico, un piccolo intrattenitore che aveva fatto degli scontri nelle arene il proprio profitto, era alla ricerca di muscoli freschi da addestrare per la sua compagnia, che aveva perso alcuni membri negli ultimi scontri. Era l’occasione perfetta per fare un buon affare.
    La separazione dalla madre e dalla sorella fu terribile per Garrett. Abituato com’era alla vita tranquilla della magione del mercante d’animali, la consapevolezza di venir allontanato da tutto ciò che lo teneva al sicuro dal mondo lo terrorizzò. Per quanto fosse forte, gli strepiti e i pugni non valsero a nulla contro la forza degli adulti che lo portarono via.
    La carovana si allontanò dalla piccola provincia in direzione Nord, costeggiando il confine con Atem Lehelet.
    Lontana da casa, forse per sempre.
    L’addestramento fu duro.
    Fin dal primo momento che gli fecero mettere piede sulla sabbia dell’arena, a Garrett non furono risparmiate vessazioni e punizioni di alcun tipo. Non importava che fosse piccolo, importava che imparasse a combattere, a divenire carne da macello… o un asso della vittoria. Non furono poche le situazioni in cui si ritrovò atterrato con qualche osso rotto, tagli esposti e lividi grossi come melograni. Dopo gli improperi del nuovo padrone, Kaius, tuttavia, veniva sempre affidato alle migliori cure che ci si potesse permettere, dato che l’importante era che vivesse il più a lungo possibile: nonostante si prediligesse una certa “sportività” nelle contese dell’Arena, non era raro che un atleta perdesse la vita per un colpo d’arma andato troppo a fondo o una frattura scomposta che bucava un polmone. Inoltre all’intrattenitore non piaceva sprecare i soldi.
    Gli anni passarono e con essi l’innocenza fanciullesca che, seppur per breve tempo, aveva animato la vita di Garrett. Tutto era stato rimpiazzato da una personalità rabbiosa e attaccabrighe, dedita solamente ad abbattere un avversario dopo l’altro, ad allenarsi incessantemente per perfezionare i propri colpi e la propria tecnica. Kaius ci aveva visto giusto, anni prima, quando aveva comprato quello schiavo: il bambino aveva dimostrato fin da subito una forza e una sopportazione al dolore invidiabili… perfetto per fare spettacolo, una volta limati gli angoli più grezzi della sua personalità. Sarebbe stato facile, tuttavia, ammansirlo e guidarlo verso ciò di cui aveva bisogno: la promessa di poter riscattare la libertà di Alina e Rahni sarebbe stata più che sufficiente a motivarlo e infatti così avvenne.
    Fu così che arrivò il giorno del suo primo combattimento.
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    Garrett aveva sedici anni.
    L’aria secca del deserto arrivava fino all’arena, portando con sé minuscoli granelli di sabbia. Un campo sabbioso di modeste dimensioni e con un alto palo di legno al centro sarebbe stato il terreno di scontro per quel giorno. La sabbia era ancora immacolata: quello sarebbe stato il primo di una lunga serie di combattimenti.
    Di fronte, davanti ad uno dei Cancelli del Sangue, c’era il primo sfidante: un uomo alto più di due metri, estremamente slanciato e dalla pelle scura come il carbone. Nonostante potesse sembrare ad una prima occhiata che fosse pelle e ossa, un lottatore si sarebbe presto accorto che non era affatto così. I muscoli da corridore dell’uomo scuro indicavano un combattente abituato a correre ed inseguire le proprie prede, mentre la lunga lancia indicava un tipo di combattimento rapido e preciso piuttosto che brutale e sanguinario.
    Le nuvole correvano veloci in cielo e Garrett aspirò a pieni polmoni l’aria che era un misto di sudore, cibo arrosto, urina e sangue. Sangue che ormai era divenuto quasi un tutt’uno con il terreno. Scrollò le braccia, sciogliendo i muscoli e afferrando un paio di grossi tirapugni, le armi scelte per lui per quello scontro. Agli organizzatori piaceva mettere in coppia guerrieri diametralmente opposti, per vedere quale dei due stereotipi sarebbe prevalso sull’altro. Se infatti l’avversario era alto e longilineo, Garrett era invece più basso ma decisamente più piazzato, con muscoli potenti e adatti a fracassare le ossa.
    La folla sembrava vibrare all’idea di vedere finalmente un po’ d’azione, ma Garrett quasi non se ne accorse: sentiva solo un senso di soffocamento opprimente, un groppo alla gola come se una barriera fisica avesse cercato d’impedirgli di rimanere in piedi dal momento che aveva varcato il cancello.
    Lo scontro ebbe inizio.
    In un primo momento, l’uomo dalla pelle scura si portò immediatamente in vantaggio: era più agile, aveva una tecnica invidiabile e poteva tenere a distanza Garrett senza troppo timore, girandogli intorno mentre cercava le aperture necessarie ai suoi affondi. In assenza di armi che potessero eguagliare la portata di quella del suo avversario, Garrett fu costretto a difendersi come poteva. Ma il tempo passava e i tagli sul suo corpo aumentavano e mentre lui sbuffava già dalla fatica di evitare i colpi più letali e per il sangue perduto, l’avversario sembrava avere appena un po’ di affaticamento. Lo scontro sembrava ormai volgere al termine, con Garrett infilzato come uno spiedo oppure invalidato in modo talmente grave da doversi arrendere.
    Il suo avversario aveva però sottovalutato la voglia di vivere del ragazzo. Ne aveva sottovalutato l’aggressività e la determinazione, contando nell’indebolimento causato dalle ferite per finirlo facilmente. Per sua sfortuna, le cose non andarono affatto così.
    Garrett sapeva che il colpo mortale sarebbe arrivato presto: la folla ormai reclamava la sua resa o, più probabilmente, la sua testa. L’aria era carica di aspettativa e sia lui che il guerriero con la lancia ne sentivano la pressione immane.
    L’affondo che avrebbe dovuto essere l’ultimo non raggiunse mai la propria destinazione. Con una mossa inaspettata, Garrett riuscì finalmente ad afferrare la lancia dell’avversario, tirandolo a sé e facendogli perdere l’equilibrio per un istante… ma tanto bastò. Il gancio destro, rafforzato dal pesante tirapugni, lo centrò poco al di sotto dell’orecchio, alla giunzione della mandibola.
    Quell’istante rimase impresso a fuoco nella mente di Garrett, insieme al rumore di ossa che si sbriciolavano e denti che saltavano come chicchi di riso.
    Poi, la folla eruppe in un grido quasi collettivo di inaspettata esultanza.
    Per la prima volta in vita sua, Garrett sentì cosa si provava ad essere apprezzati. Non era mai stato veramente lodato nel vero senso del termine, in tutti gli anni di addestramento. Ma in quel momento sentì che tutto il dolore patito, i soprusi e le angherie avevano condotto a quell’unico, glorioso istante.

    L’adorazione della folla inebriò Garrett a tal punto da fargliene desiderare ancora e ancora, sempre di più.
    Nonostante fosse ricolmo di rabbia non era certo stupido: sapeva che per raggiungere i propri scopi doveva essere il migliore.
    Imparò a dare spettacolo di sé e del modo in cui finiva gli avversari. Apprese nuove tecniche con lo specifico intento di continuare a combattere con i tirapugni, che ormai erano divenuti la sua arma personale, una firma unica e riconoscibile nel suo piccolo mondo. I suoi colpi iniziarono a sembrare sempre di poco più forti o di poco più rapidi di quelli degli avversari, come se stesse attingendo da riserve di energia sconosciuta. Era partito come un lottatore sconosciuto, ma la sua notorietà crebbe in fretta nel mondo dell’arena, portando con sé altra adorazione da parte del pubblico e, finalmente, un nuovo tipo di rispetto da parte di Kaius.
    Ma sapeva bene che quello non era vero rispetto: quella era il sorriso di un uomo d’affari che sapeva di avere tra le mani una gallina dalle uova d’oro. Di fatto, Garrett non si illuse di aver acquisito una vera importanza agli occhi del suo padrone: il clima di tensione fra lui e gli altri combattenti della compagnia era alto, fatto di stress e invidia. Ma d’altro canto, li capiva. Gli uomini temono e rispettano il più forte, dopotutto, e non vedono l’ora che cada per prenderne il posto. Fintanto che avesse continuato a vincere sarebbe rimasto decentemente al sicuro.
    Passarono gli anni e il ricordo della prospettiva di liberare la sua famiglia non lo abbandonò un solo istante.
    Gli scontri si facevano via via più duri e fantasiosi. Non vinse sempre, ma nemmeno perse così spesso da scendere chissà quanto in classifica. Garrett rimaneva uno dei combattenti di punta della compagnia, nonché uomo di spettacolo e, spesso, presentatore dei combattimenti in cui prendeva parte. Riuscì persino a mettere da parte una buona somma che, sperava, sarebbe riuscita a comprarsi la libertà di sua madre e sua sorella.
    L’occasione si presentò in vista di un incontro che si sarebbe svolto nella sua città natale. Una sorta di ritorno alle origini, si sarebbe potuto dire.
    Era da quando lo avevano trascinato via a forza che non vi rimetteva piede e tornarci così improvvisamente gli riportò a galla tutti quei ricordi che credeva di aver sepolto.
    Memorie di un’infanzia relativamente tranquilla, passata con sua sorella e sua madre nella magione di un ricco mercante. All’epoca non conosceva ancora il concetto di schiavitù, ma le frustate, le botte e gli abusi avevano marchiato a fuoco quell’idea nella sua mente. Aveva capito perché non aveva mai potuto seguire sua madre nelle mansioni giornaliere, o perché a volte l’avesse sentita singhiozzare di nascosto nel suo giaciglio. Aveva capito il tipo di potere che un padrone poteva avere sulla vita degli individui come lui, nati dal fango e padroni di nulla.
    Ma stavolta sarebbe stato diverso.
    Lui forse la libertà non la meritava – cielo, non sapeva nemmeno cosa fosse – ma sua madre e sua sorella ne conoscevano senz’altro il valore. Meritavano di vivere il resto della loro vita da donne libere.
    Il mattino del giorno dell’incontro Garrett si recò quindi alla magione del mercante. Kaius gli aveva rivelato il nome del suo vecchio padrone senza crucciarsene troppo, ben sapendo a cosa il giovane andava incontro.
    Ma Garrett ancora non lo sapeva. Era al settimo cielo, per la prima volta la sua rabbia sembrava essere stata sostituita da un sentimento di trionfo e di rivalsa sulla vita.
    Si sentiva bene.
    Barsabas non fece nemmeno finta di prendere in considerazione la sua offerta. Non vi fu empatia nei suoi occhi quando gli raccontò che sua madre Alina era morta qualche anno addietro di febbre, e non si fece problemi a dirgli che sua sorella faceva parte della schiera delle sue favorite.
    Solo le guardie impedirono a Garrett di aprire il cranio di quell’uomo a suon di pugni, e poco ci mancò perché lo gettassero fuori a suon di colpi di lancia.
    Con l’umiliazione subita la rabbia di Garrett tornò ad infuocare il suo animo. Tornò indietro giusto in tempo per il combattimento riversando tutta la frustrazione nello scontro. Non era la prima volta che a Garrett capitava di ammazzare qualcuno, ma quella volta fu senza dubbio la sua uccisione più selvaggia, nonché veloce: dei connotati del malcapitato non rimase che una poltiglia sanguinolenta.
    La folla sembrò indecisa se essere delusa per la brevità dello scontro o estasiata per la quantità di sangue, quindi non vi furono le solite acclamazioni cui era abituato.
    Ma non importava.
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    Subì senza discutere – per la prima volta da anni – la lavata di capo di Kaius, dandogli addirittura ragione per poi venir congedato seccamente. Gli incassi c’erano comunque stati per la serata, quindi non c’era effettivamente troppo di cui lamentarsi.
    Senza nemmeno attendere la propria parte, Garrett si allontanò dalle tende riservate ai lottatori in visita, dirigendosi verso la magione di Barsabas.
    Non si fece intimorire dalle annoiate guardie di perimetro. Attese che la ronda fosse ad una distanza propizia per poi scavalcare il muro di cinta e poi ritrovarsi nell’immenso giardino padronale. Ricordava chiaramente quei luoghi, ora, anche se era passato così tanto tempo.
    Intrufolarsi nell’abitazione non fu difficile, dato che le guardie si trovavano principalmente a guardia delle stanze padronali. Fu più dura trovare la stanza giusta, tuttavia. Le favorite avevano delle piccole stanze private, a quanto pareva.
    Riuscì miracolosamente a trovare la stanza giusta.
    Rahni quasi urlò per lo spavento quando lo vide, le nocche e il viso ancora sporche di sangue. Garrett riuscì tuttavia a tapparle la bocca prima che l’intera magione sapesse che si trovava lì e venisse decapitato sul posto.
    Una volta che la ragazza si fu calmata, parlarono a lungo.
    Fu una conversazione sommessa, pervasa da una strana sensazione di disagio che man mano andò crescendo con il passare del tempo.
    Sua sorella era cambiata molto negli anni. Garrett la ricordava ancora acerba, una bambina di pochi anni più grande di lui, vispa e dalla mente affilata come un rasoio. La persona che aveva di fronte ora, tuttavia, non somigliava più troppo alla ragazzina cui Garrett aveva pensato di salvare la vita per tutto quel tempo. Le raccontò di volerla liberare, di voler fuggire verso Est, verso Alioth e ricominciare una nuova vita.
    Ma era passato troppo tempo per Rahni, e lui se ne rese conto dallo sguardo triste ma leggermente distaccato che ricevette in risposta.
    In cuor suo, a quel punto, Garrett sapeva già cosa lei gli stesse per dire. Un terrore profondo, accompagnato da un’ondata di gelo simile ad una secchiata d’acqua lo colpirono. Rahni non sarebbe venuta con lui. E perché avrebbe dovuto? Aveva tutto ciò che voleva, cosa era mai qualche notte alla settimana da donare all’uomo cui apparteneva in cambio di una vita agiata? Che senso avrebbe avuto fuggire per vivere nella povertà, braccata dalla legge?
    Garrett non seppe come rispondere. Non poteva rispondere. Come darle torto, d’altra parte? Come non capire ciò che lei provava? Non avrebbe potuto offrirle nulla di meglio, fuori da quel palazzo, da quella città, da quella vita. Doveva farsene una ragione.
    Se ne andò quietamente, senza voltarsi indietro.
    Cosa avrebbe fatto adesso?
    A cosa era servito tutto il sangue e il sudore versato nelle arene fino ad allora?
    Per cosa avrebbe lottato?
    Per cosa valeva la pena lottare, in ogni caso?
    La risposta arrivò in fretta, nella mente del ragazzo. Era semplice, a portata di mano e avrebbe risolto qualsiasi bisogno avesse mai avuto in futuro. La risposta era che non vi era nulla al mondo per cui valesse la pena combattere se non per sé stessi. Quello e per soldi, gloria e tutto ciò che vi era legato.
    Sì, suonava bene.
    Era giunto il momento di lottare per sé stesso, dopo tanti anni.

    La vita riprese come sempre.
    I combattimenti si susseguivano uno dopo l’altro, in apparenza senza mai fermarsi. Era una vita semplice, fatta di sangue, soldi, onori e donne.
    Era tutto ciò che un uomo della sua levatura avrebbe mai potuto desiderare.
    Era quanto di meglio il mondo avesse da offrirgli e lui non doveva fare altro che continuare a prendere a tirare pugni.
    Qualcosa però scattò in lui dopo un po’.
    Garrett non si era mai preoccupato di pensare più in là del prossimo scontro, fino ad allora. La sua posizione che lo vedeva fra i migliori combattenti della sua compagnia, tuttavia, gli aveva reso accessibili determinati tipi di persone. Anche se era uno schiavo, era uno schiavo benestante… e il benessere – nonché la notorietà – attirarono ben presto personalità di spicco nell’ambiente. Non che avessero offerte interessanti da proporgli, tuttavia Garrett scoprì presto che con piccoli favori poteva conquistarsi altrettante piccole fette di supporto. E maggiore era il favore, maggiore il supporto che riceveva.
    Kaius e la sua arena erano stati il suo mondo per un bel pezzo ormai e stava diventando… vecchio. Non si era mai preoccupato eccessivamente della ricchezza dei suoi combattenti, assicurandosi che avessero quel tanto che bastava per divertirsi un po’ nel tempo libero, ma ora che l’età stava iniziando a presentargli il conto aveva iniziato a diventare più taccagno. Più importante ancora, erano molti gli investitori convinti che ormai la maggioranza dei combattenti della compagnia stesse perdendo di incisività nel quadro dell’arena.
    E gli investitori infelici erano investitori che andavano a spendere il loro denaro altrove… nello specifico, lontano dalle sue tasche.
    Perdere il suo stile di vita non era fra le aspirazioni di Garrett, naturalmente, e fu così che dovette iniziare a pensare d’anticipo, come nei suoi incontri.
    C’era bisogno di un cambio di gestione, e veloce anche.
    Dopo un incontro si presentò quindi nell’abitazione di Kaius. L’abitazione era una villetta molto rispettabile e il cuore di Garrett iniziò a battere dall’eccitazione.
    Fu molto ragionevole con il vecchio intrattenitore: gli diede la possibilità di alzare il compenso – e quindi il morale – per lui e per gli altri combattenti, e lui se ne sarebbe tornato nella sua baracca e avrebbe continuato a combattere come sempre.
    L’incredulità sul volto di Kaius fu sopraffatta da un moto di ilarità incontrollata a quella richiesta. Forse pensava che fosse ubriaco, visto che non lo aveva preso per niente sul serio.
    Fu molto paziente, Garrett, quando spezzò con facilità il polso destro di Kaius, facendolo gridare dal dolore.
    Nessuna guardia accorse, tuttavia. Gli altri della compagnia avevano già pensato a calmare i potenziali bollenti spiriti.
    Improvvisamente, anche Kaius passò a toni più miti.
    Garrett gli concesse mezza giornata per prendere con sé tutti gli averi che avrebbe potuto portare a braccio.
    A nulla valsero le suppliche di prendersi i soldi e tornare “amici” come prima. A nulla valse l’offerta della libertà per tornare al suo posto.
    Mezza giornata, fu tutto ciò che Kaius ricevette per sparire, insieme ai suoi fedelissimi. Non era bene per gli affari circondarsi dei vecchi dipendenti del capo di cui ci si prendeva la baracca. I combattenti facevano eccezione, poiché li aveva assoldati da un pezzo e anche se fra lui e alcuni dei combattenti più irruenti non correva proprio buon sangue, la promessa di gloria e del titolo di combattente migliore era stata sufficiente a placare la voglia di prendersi una rivalsa su di lui. Inoltre, aveva promesso un aumento ed erano pochi quelli che, come lui, sarebbero stati in grado di gestire gli affari.
    Kaius fu, per sua fortuna, di parola. Garrett lo scortò personalmente alla prima carovana diretta verso il Est, assicurandosi così che lasciasse davvero la città.
    Tornò agli affari il giorno stesso: doveva incontrare gli investitori e formulare un nuovo piano per il futuro della compagnia.
    In una sola notte era diventato padrone del proprio destino. Non aveva dovuto comprarsi la libertà: l’aveva vinta con la forza. Finalmente non avrebbe più dovuto preoccuparsi di leccare gli stivali a qualcuno più in alto di lui.
    Era libero.



    ASPETTO FISICO

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    Con la sua altezza che si avvicina al metro e novanta e la stazza imponente, Garrett non è un lottatore fuori dal comune, di primo acchito. E' di corporatura massiccia e definita dovuta agli anni di scontri e dure lotte che ne hanno forgiato un combattente temibile quanto abile, cosa perfettamente visibile nelle cicatrici che ricoprono il suo corpo. Ha movenze solitamente molto rilassate, quasi sia in procinto di fare una bella passeggiata: non sembra temere l'invidia di altri intrattenitori e dei loro eventuali sicari, né tantomeno sembra avere paura delle lame dei suoi stessi guerrieri. L'impressione che si ha di lui inizialmente è che sia, come molti altri combattenti della stessa stazza, incapace di muoversi molto più rapidamente ma un occhio attento e abituato allo scontro riuscirebbe a percepire una strana energia emanare da lui, quasi sia pronto a scattare per qualsiasi evenienza, costantemente pronto a menare le mani.
    Una selvaggia criniera di capelli castano-rossicci circonda due vistose orecchie da volpe, retaggio ancestrale dei Galzani, mentre due occhi di colore marrone, quasi dorati, sembrano osservare il mondo circostante con ostentata noia. Un osservatore attento, tuttavia, si accorgerebbe del modo in cui si soffermano su determinati particolari dei suoi interlocutori facendo scivolare le occhiate come se l'interesse fosse quello riservato ad una scarpa abbandonata. L'altro aspetto del suo volto che colpisce immediatamente è senza dubbio il suo sorriso da spaccone: ritenuto irritante persino dai suoi investitori, il sorriso di Garrett ha quell'innata capacità di renderlo immediatamente antipatico a chi lo incontra eppure, allo stesso tempo, gli dona un'aria estremamente sicura di sé che non manca di evidenziare con la sua parlantina spiccia. Il viso ha lineamenti piuttosto marcati, dalla mascella forte al naso dritto, nonostante sia evidente che è stato rotto in più punti e poi raddrizzato. Trasversalmente quest'ultimo è attraversato da una sottile linea tatuata che va a toccare gli zigomi da entrambi i lati del volto, altro segno voluto da Garrett stesso per rendersi più riconoscibile.
    Ciò che tuttavia lo separa nettamente da qualsiasi altro lottatore delle arene è, per sua stessa affermazione, il modo di presentarsi.
    Garrett è un uomo di spettacolo e conosce bene il valore delle apparenze per la folla. Lo si vede pertanto sempre vestito con una giubba di seta rossa e morbida pelle d'agnello orlata d'oro, già di per sé un indumento prezioso: ciò che lo rende ancora più unico, tuttavia, è la pelliccia color porpora che lo sormonta, rendendolo riconoscibile anche a considerevoli distanze. Quest'ultima è fermata sul fronte da due vistose fibbie dorate a forma di testa di drago stilizzata, che rimandano al tirapugni destro che utilizza nelle arene per atterrare i suoi nemici. Una collana fatta di lamelle d'oro campeggia sul petto nudo, sottolineandone ancor di più il benessere economico e lo status più elevato da quello dei combattenti sotto di lui.
    A completare il guardaroba buono sono i pantaloni di lino bianco con ricami in filo d'oro, completate da un paio di scarpe eleganti ma ugualmente funzionali.
    Nel tutto, Garrett si mostra alla folla come un pavone e non ne fa certo mistero: adora essere ammirato e il suo modo di vestire attrae ancora più sguardi di quanto non ne attraggano i soldi.

    PSICOLOGIA

    Se per buona parte la vita di Garrett è stata dominata dalla volontà di liberare la madre e la sorella, gli ultimi anni sono senza dubbio stati segnati dal rifiuto di Rahni di seguirlo e fuggire con lui. Per quanto non lo ammetta, la realizzazione di aver combattuto per una causa persa per la maggior parte dei suoi anni è qualcosa che ancora gli brucia sotto innumerevoli strati di delinquenza e spacconeria. Sarebbe però stupido affermare che questi tratti non avessero già iniziato ad esprimersi ben prima del suo iniziale tentativo di fuga dal Lesathar.
    Garrett è, prima di tutto, un lottatore. Questo è il centro attorno al quale la sua intera personalità si è formata nel corso degli anni e che ancora oggi lo muove, sebbene lo faccia in modi molto più ramificati di quanto non si pensi. Basti pensare al modo in cui si è impossessato dell'attività di Kaius: per quanto possa sembrare il contrario, Garrett è molto più intelligente e calcolatore di quanto non lasci intendere. Come contro avversari più forti, è consapevole di dover calcolare tutti i rischi e le possibilità delle proprie azioni ed è in grado di agire di conseguenza perseguendo con tenacia incrollabile i propri obiettivi. Ama lo spettacolo in quanto tale, ama il brivido della lotta e l'odore del sangue, il rumore delle ossa spezzate dell'avversario e la sensazione di trionfo quando ottiene la vittoria. Essere stato acclamato per anni ha fatto sì che il suo ego sia cresciuto enormemente, facendolo spesso ricadere nella vanagloria e nella spacconeria. Non che non ne abbia motivo: sa di essere un ottimo combattente e non perde occasione per dimostrarlo. Quando lo si incontra si può notare come trasudi sicurezza da tutti i pori. Questo è un altro tratto incisivo della sua personalità e infatti sarà difficile vederlo anche solo vagamente preoccupato all'idea di misurarsi con qualcuno che sia più forte o intelligente di lui.
    La prima cosa che gli anni di gloria gli hanno insegnato è una delle lezioni fondamentali sulla vita: i soldi sono la chiave di tutto. L'assenza di legami stabili cui aggrapparsi dopo il tentativo fallito di liberare Rahni hanno fatto ripiegare Garrett sul legame ben più immediato e pratico del guadagno. Qualsiasi cosa faccia ha sempre come scopo quello di portargli il maggior numero di anelli d'oro in tasca; a prescindere da cosa si tratti, se c'è da guadagnare è molto probabile che Garrett decida di trovare un modo per ottenere la fetta più grossa.
    Il mondo dei soldi tuttavia non porta unicamente gioie come donne meravigliose, cibi raffinati e guardaroba sfarzosi... i soldi portano prima di tutto guai e questo lui lo sa bene. Per questo motivo è difficile che abbassi la guardia o che non eserciti in qualche modo il proprio controllo diretto su tutti i suoi affari. Tiene conto in modo quasi maniacale dei propri averi, delle transazioni e, soprattutto, dei favori e non è per niente raro che i suoi affari includano inganni e doppigiochi, solitamente ai danni di altri intrattenitori o finanziatori dalla mano troppo lunga. Per quanto sia un aspetto della sua nuova vita che gli piace poco, sa perfettamente che mantenere in piedi il suo piccolo mondo ha bisogno di calcare la mano e, quando possibile, addirittura occuparsi di persona delle questioni più urgenti.
    Non si sa mai, d'altro canto, quando c'è bisogno di spezzare qualche osso. E lui, in quello, sa di essere il migliore.




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    STRUMENTI DEL MESTIERE
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    DRAGONI
    Una coppia di massicci tirapugni, ideati appositamente per l'arena. Sono state le armi che gli sono valse la vittoria del suo primo scontro e vi è così affezionato da averli resi il suo "marchio d'Arena". Il tirapugni sinistro non ha niente di particolare se non il fatto di essere più spesso di un normale tirapugni, mentre il tirapugni destro è estremamente caratteristico: la cuspide ha infatti la forma stilizzata della testa di un drago ghignante, che riprende i motivi delle fibbie sul suo giubbotto. Una personalizzazione ritenuta necessaria per catturare, a sua detta, il suo stile da uomo di spettacolo. Entrambi i tirapugni sono inoltre placcati in ottone, facendoli sembrare d'oro anche se di fatto non lo sono. [Set di tirapugni x2, Equip. offensivo Lvl. 4]

    ARMATURA SPIRITUALE
    Se le mani di Garrett sono le parti più pesantemente armate della sua persona, altrettanto non si può dire del resto del corpo. Ad un primo sguardo, infatti, potrebbe sembrare che il gladiatore combatta completamente privo di protezioni, ma pensarlo davvero sarebbe un grave errore. Sfruttare il Ki e divenirne un maestro è un processo che coinvolge tutto il corpo fino a permearlo completamente in ogni sua fibra. Questo permette al Galzani di avere una costante protezione dai pericoli del mondo come se indossasse un'armatura spirituale. Questa non è del tutto invisibile, ad ogni modo: baluginii e veloci guizzi rossi sono ben visibili intorno a lui, in particolare nelle zone palesemente scoperte del corpo, a testimonianza dello scorrimento del Ki intorno al suo padrone. [Armatura, Equip. difensivo Lvl. 3]




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    ABILITA'
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    «Il rumore di ossa rotte è come il tintinnio delle monete»



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    PASSIVE
    .Fortezza del Deserto: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia preferiscono riferirvisi come “mana”. Il corpo di Garrett è stato in grado di aggrapparsi a questa forza, a farla propria in un modo che gli permette di sopportare punizioni che manderebbero normali esseri umani al tappeto dopo il primo colpo, permettendo invece a lui di ergersi con sfida anche di fronte alle avversità più dolorose. Molti avversari temibili si sono lasciati frustrare dall'incapacità di mandarlo a terra immediatamente, permettendogli di vincere gli incontri grazie ad incredibili sprazzi di energia all'ultimo minuto.

    [Passiva di Metagioco +8Pt Salute, -1Pt Agilità][Slot: 6-4]



    .Titano dell'Arena: Viste le sue origini Galzani, la forza e la velocità di Garrett sono influenzate dai suoi geni. Superiore a quella di un normale essere umano, gli permette di compiere sforzi ben più elevati ad una velocità ben maggiore rispetto ai più, nonché di colpire molto più duro di gran parte dei suoi nemici e raggiungerli più in fretta di quanto questi possano aspettarsi.

    [Passiva di potenziamento, +1pt forza +1 velocità attacco base] [Slot: 8]
    [Passiva scenica di forza sovrumana] [Slot: 0]



    .Sensi Acuti: I Galzani, grazie ai propri tratti bestiali, dispongono di organi di senso più raffinati di quelli delle altre razze. Combinano i migliori tratti dei propri ascendenti bestiali ed elfici, e il risultato è una percezione sopraffina.

    [Caratterizzazione: Sensi Migliorati][1 Slot (Razziale)]






    ATTIVE

    .Pelle di Pietra: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia prederiscono riferirvisi come “mana”. Questa tecnica sfrutta l'innata predisposizione di Garrett a sfruttare le proprie riserve di energia più profonde, il Ki per l’appunto permettendogli di concentrarsi e farne uso nel modo che più gli conviene sul momento. Quando subisce un colpo, ad esempio, la sua pelle sembra divenire di granito: impossibile da intaccare, impossibile da sbriciolare, rende inutile qualsiasi attacco fisico diretto alla sua persona.

    [variabile, difesa fisica][Slot: 1]



    .Maestro del Ki: Similmente al suo utilizzo del Ki per difendersi dagli attacchi fisici dei suoi avversari, Garrett può impiegare la sua innata riserva d’energia per contrastare attacchi magici. Nel momento in cui il suo corpo viene sfiorato da un qualsiasi attacco di natura magica, quest'ultimo sarà bloccato immediatamente da una scintillante barriera di Ki rosso cupo.

    [variabile, difesa magica][Slot: 1]



    .Santuario Interiore: Benchè questa tecnica affondi le sue basi nella magia, più precisamente nell’uso del Ki, si tratta più di una tecnica di meditazione che di magia vera e propria, consistendo infatti in un superiore livello di concentrazione di Garrett nel contrastare attacchi di tipo mentale. Contrapponendo infatti solo la sua incrollabile forza di volontà all’attacco mentale avversario, Garrett è in grado di respingerlo. A livello scenico, l’avversario avrà l’impressione di essere andato a cozzare contro una muraglia d’acciaio.

    [variabile, difesa mentale][Slot: 1]



    .Via dei cento pugni: Lottare solamente con dei tirapugni come arma è una scelta che Garrett fece consciamente. Forte della sua superiorità fisica e dello sfruttamento del Ki, infatti, il giovane divenne un lottatore in grado di utilizzare l’intero corpo come fosse un’arma. In rapida successione, Garrett esegue una serie di colpi carichi di energia che all’impatto esploderà causando spossatezza e rallentamento oltre che danni da impatto.

    [alto, offensiva media/power-down medio(-2) agilità, multigruppo/multieffetto, fisica/mentale][Slot: 1]



    .Soffio del Drago: Con implacabile determinazione, Garrett esegue un colpo caricato apparentemente a vuoto. Mentre solleva il braccio però, dietro di lui si formerà istantaneamente una replica del suo pugno in forma di energia rossa e pulsante, che nel momento in cui il suo movimento terminerà andrà a colpire l’avversario senza che Garrett si debba spostare. A questo colpo segue in rapida successione una veloce carica che termina con un colpo altrettanto mirato e violento che ha lo scopo di distruggere un equipaggiamento avversario a scelta.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto magico/fisico][Slot: 1]



    .Pugno esplosivo: Un violento attacco che consiste nel colpire il terreno con il pugno. Il colpo libera una potente onda di energia, cui Garrett attinge grazie alla sua connessione con il Ki, e che va a schiantarsi direttamente contro il nemico come se fosse un colpo portato dall’arma stessa e che causa danni da impatto e da ustione.

    [medio, offensiva, multigruppo/multieffetto fisico/magico][Slot: 1]



    .Mantra del Castigo: Tecnica utile per togliersi d’impiccio dagli accerchiamenti o per fare danni su ampia scala. Garrett sferra un brutale colpo al terreno ottenendo così il controllo su un’area prescelta, all’interno della quale emergono degli affilatissimi spuntoni di terra e detriti misti a Ki rosseggiante per impalare i nemici sul posto o per creare un ostacolo affilato alla corsa di orde nemiche.

    [alto, offensiva, multigruppo magica/fisica, ad area][Slot: 1]



    .Occhio del Ciclone: Garrett non è uno che va per il sottile quando combatte, nonostante la finezza della tecnica sia per lui un punto cardine dello spettacolo. A riprova di ciò, le sue capacità in combattimento riflettono esattamente questa concezione: spettacolo ed efficienza. Con questa tecnica, gli arti del mezzo Galzani (mani o piedi a seconda della convenienza) si ricoprono di vorticante energia rossa e pulsante: il primo colpo mira sempre a ferire l'avversario, sfruttando l'energia del Ki a disposizione. Tuttavia, non l'energia spesa non viene del tutto indirizzata al nemico. Grazie ad una tecnica affinata negli anni, Garrett reindirizza parte di quell'energia a sé stesso, aumentando per un breve periodo la propria velocità di movimento, tale da rendere i suoi colpi successivi molto più insidiosi, giocando anche sul fatto re sorpresa del vedere un uomo della sua stazza muoversi in modo tanto rapido.

    [medio, danno/supporto multi-effetto fisico/magico, basso + power-up basso +1Pt Velocità][Slot: 1]



    .Lottatore esperto: Nel furore della battaglia può capitare che Garrett si lasci andare un po' troppo al combattimento, badando meno a difendersi dai colpi avversari in virtù della sua grande resistenza e della sua forza innata. Tuttavia, ciò non deve trarre in inganno: se improvvisamente messo alle strette da avversari più veloci di lui l’adrenalina aumenta donando a Garrett una grande capacità reattiva. I colpi verranno bloccati o si infrangeranno sui suoi bracciali, seguiti subito dopo da un immediato contrattacco: il suo pugno si ricoprirà infatti di scaglie di puro Ki rosseggiante, infliggendo ferite dolorose qualora andasse a segno.

    [medio, multi-effetto, difesa fisica bassa + danno magico basso][Slot: 1]



    .Vento Sferzante: Che Garrett sia un lottatore eccellente è risaputo. Altrettanto nota è la sua capacità di avere sempre un asso nella manica a disposizione. Attingendo alla sua fonte di Ki, Garrett sbatterà con forza insieme i palmi delle mani impregnate di energia pulsante. Da esse scaturisce una lama d'aria che all’impatto con il corpo dell’avversario rilascerà un’onda di pura energia che ha come scopo principale quello di abbassare pesantemente la sua velocità di movimento, con l’intenzione di diminuirne la capacità offensiva per l’intero turno seguente e di infliggergli una dolorosa ferita simile al fendente di una lama.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto fisico/magico, danno+power-down -2Pt velocità][Slot: 1]



    .Il pezzo forte:Il colpo di grazia, il gran finale. L'arena è un luogo di spettacolo, per quanto sanguinaria possa essere, e Garrett ama essere acclamato e adulato, cosa che lo ha portato nel corso degli anni a diventare sempre più inventivo con le proprie tecniche di combattimento. Questa in particolare è la sua preferita che solitamente utilizza per finire completamente gli avversari già stanchi e pronti per stramazzare al suolo. Con uno scatto in avanti sorprendentemente agile, infatti, Garrett afferrerà di peso il proprio avversario, sollevandolo da terra in uno spettacolare salto che vedrà la sfortunata vittima venir schiantata a terra con estrema violenza. In passato, molti avversari di Garrett sono morti con la schiena spezzata in questo modo.

    [Assoluta di Player Killing ][Slot: 0]








    Edited by Alastor Krane - 6/4/2022, 12:55
     
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    Modifiche del giorno 11/06/2020: Aggiornato il parco abilità.

    Abilità usate nell'iniziale:
    Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia preferiscono riferirvisi come “mana”. Il corpo di Garrett è stato in grado di aggrapparsi a questa forza, a farla propria in un modo che gli permette di sopportare punizioni che manderebbero normali esseri umani al tappeto dopo il primo colpo, permettendo invece a lui di ergersi con sfida anche di fronte alle avversità più dolorose. Molti avversari temibili si sono lasciati frustrare dall'incapacità di mandarlo a terra immediatamente, permettendogli di vincere gli incontri grazie ad incredibili sprazzi di energia all'ultimo minuto.

    [Passiva di metagioco, +8pt Salute, 6 slot]



    Muscoli, sudore e sangue: questi sono gli elementi della vita di un gladiatore. Prima che la pietra grezza del suo corpo venisse scolpita dagli addestramenti, tuttavia, Garrett era già un bambino eccezionalmente forte per la sua età. Gli anni passati a tirare colpi a uomini e manichini di legno hanno però dato i loro frutti. I muscoli di Garrett sono in condizioni invidiabili, perfino ora che combatte meno rispetto a prima: chi si è ripreso dai suoi colpi giura che al posto delle mani abbia degli arieti da sfondamento e non più delle appendici umane.

    [Passiva di potenziamento, +1pt forza attacco base, 4 slot]






    ATTIVE


    .Riflessi da campione: Anni e anni di lotte e decine di scontri hanno insegnato parecchie cose a Garrett. La nozione più importante ricevuta da Kaius, tuttavia, fu molto semplice: non farsi colpire è la miglior difesa. Certo, fortificare il corpo è importante, ma riuscire a colpire l’avversario senza farsi colpire a propria volta è il tocco del vero campione. Fu così che Garrett si addestrò ancor più duramente, concentrandosi sulla tecnica del movimento stesso dei propri colpi, imparando a ruotare il busto e a spostare il peso sulle gambe in modo da poter agilmente evitare colpi estremamente pericolosi con incredibile prontezza.

    [Schivata Ibrida, variabile, 1pt]




    .Tempra del Lottatore: Benchè questa tecnica affondi le sue basi nell’utilizzo del Ki, si tratta più di una tecnica di meditazione che di magia vera e propria, consistendo infatti in un superiore livello di concentrazione di Garrett nel contrastare attacchi di tipo mentale alla sua persona. Contrapponendo infatti solo la sua incrollabile forza di volontà all’attacco mentale avversario, Garrett è in grado di respingerlo. Scenicamente all’avversario sembrerà di cozzare contro un muro d’acciaio che si erge a protezione della mente del lottatore. Naturalmente, non si tratta di una difesa perfetta: non può nulla infatti contro attacchi di una certa potenza, limitandosi ad arginarne i danni come può, alla bell’e meglio

    [Abilità attiva di difesa mentale, media, 1pt]



    .Pugno del Drago: Ammassando un’elevata concentrazione di Ki nel proprio pugno, Garrett è in grado di eseguire una tecnica che, qualora andasse a segno, è estremamente dolorosa. Il lottatore esegue un colpo caricato, proiettando il pugno in avanti con decisione e liberando in un solo istante una gran quantità di energia, che si condensa in una sfera guizzante e dalle sfumature rossastre. Si dimostra ideale per nemici che si trovano distanti, ma può essere ugualmente efficace a distanza ravvicinata, aggiungendo all’ondata di energia anche il colpo del pesante tirapugni (scenico, da aggiungere all’interpretazione dell’avversario in caso di colpo ravvicinato).

    [Abilità attiva di attacco magico, medio, 1pt]



    .Doppio Gancio: Non sempre i nemici si riescono a tenere a distanza e, a dire la verità, Garrett preferisce così. Caricando i propri tirapugni di un puro concentrato di energia, tanto da farli sfavillare come stessero fiammeggiando, Garrett colpisce due volte l’avversario con dei terribili ganci mirati nelle zone in quel momento più esposte del corpo. Qualora andassero a segno, il danno risultante è abbastanza ingente da causare fratture multiple e gravi lesioni agli organi interni a prescindere dalle eventuali armature utilizzate dagli avversari

    [Abilità attiva di attacco fisico, alto, 1pt]



    .Jab: Ad un occhio inesperto potrebbe sembrare un normalissimo jab, uno dei tanti che Garrett tira in uno scontro. Eppure, questo jab in particolare nasconde una trappola: utilizzando una tecnica appresa da uno degli addestratori di Kaius, Garrett è in grado di colpire un equipaggiamento nemico da una precisa angolazione. Grazie alla sua forza e all’utilizzo dei tirapugni, l’equipaggiamento in questione finirà per essere reso inutilizzabile, qualora colpito. Molto utile nel caso ci si ritrovi contro avversari pesantemente corazzati o armati.

    [Abilità attiva di disarmo fisico, medio, 1pt]





    Modifiche del giorno 09/11/2020: Upgrade Equip Lv.1 --> Lv.4 (3000 Exp), Modifica descrittiva dell'equip difensivo, Aggiunta di una passiva di potenziamento statistico alla velocità (2000 Exp), modifica narrativa della difesa magica

    Abilità di difesa magica vecchia [Vecchia versione]: .Sandmaster: Similmente al suo utilizzo del Ki per difendersi dagli attacchi fisici dei suoi avversari, Garrett può impiegare la sua innata riserva d’energia per contrastare attacchi magici. Facendo appello all’uso del Ki, Garrett erige intorno a sé una barriera di sabbia e pietrisco che, roteando ad elevatissima velocità, impediscono a qualsiasi attacco magico diretto alla sua persona di penetrare in un raggio di 360 gradi.
    [variabile, difesa magica][Slot: 1]



    Modifiche del giorno 31/01/2021: Aggiornerei il parco abilità 2 (electric boogaloo), come segue:

    1) Accorpamento della difesa fisica e magica
    2) Cambio dei nomi di Tech e Passive a scopo puramente estetico
    3) Modifica dei macrogruppi e funzionalità delle seguenti 4 tech:

    .Via dei cento pugni (previously, "Iron Storm"): Lottare solamente con dei tirapugni come arma è una scelta che Garrett fece consciamente. Forte della sua superiorità fisica e dello sfruttamento del Ki, infatti, il giovane divenne un lottatore in grado di utilizzare l’intero corpo come fosse un’arma. In rapida successione, Garrett esegue una serie di colpi carichi di energia che all’impatto esploderà causando spossatezza e rallentamento oltre che danni da impatto.

    [alto, offensiva media/power-down medio(-2) agilità, multigruppo/multieffetto, fisica/mentale][Slot: 1]



    .Vento sferzante (previously, "Raging Thunder"): Un violento attacco che consiste nel colpire il terreno con il pugno. Il colpo libera una potente onda di energia, cui Garrett attinge grazie alla sua connessione con il Ki, e che va a schiantarsi direttamente contro il nemico come se fosse un colpo portato dall’arma stessa e che causa danni da impatto e da ustione.

    [medio, offensiva, multigruppo/multieffetto fisico/magico][Slot: 1]



    .Mantra del Castigo (previously, "Desert Rose"): Tecnica utile per togliersi d’impiccio dagli accerchiamenti o per fare danni su ampia scala. Garrett sferra un brutale colpo al terreno ottenendo così il controllo su un’area prescelta, all’interno della quale emergono degli affilatissimi spuntoni di terra e detriti misti a Ki rosseggiante per impalare i nemici sul posto o per creare un ostacolo affilato alla corsa di orde nemiche.

    [alto, offensiva, multigruppo magica/fisica, ad area][Slot: 1]



    .Lottatore esperto (previously, "Cunning Champion"): Che Garrett sia un lottatore eccellente lo dimostra il suo modo brutale di usare il proprio corpo come arma. Approfittando della sua forza sorprendente sferrerà una tremenda ginocchiata al suo avversario dalla quale si libererà un’onda di pura energia che ha come unico scopo quello di rallentarlo, con l’intenzione di diminuirne la capacità offensiva per l’intero turno seguente.

    [medio, offensiva/supporto multi-effetto fisico/magico, grab+power-down -1Pt velocità][Slot: 1]




    Modifiche del giorno 28/02/2021: Tolto un livello all'equip difensivo. Lv.4 --> Lv.3

    Edited by Alastor Krane - 28/2/2021, 17:57
     
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    .Desert Fortress: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia preferiscono riferirvisi come “mana”. Il corpo di Garrett è stato in grado di aggrapparsi a questa forza, a farla propria in un modo che gli permette di sopportare punizioni che manderebbero normali esseri umani al tappeto dopo il primo colpo, permettendo invece a lui di ergersi con sfida anche di fronte alle avversità più dolorose. Molti avversari temibili si sono lasciati frustrare dall'incapacità di mandarlo a terra immediatamente, permettendogli di vincere gli incontri grazie ad incredibili sprazzi di energia all'ultimo minuto.

    [Passiva di Metagioco +8Pt Salute, -1Pt Agilità][Slot: 6-4]


    .Titan of the Arena: Viste le sue origini Kèwata-yi, la forza e la velocità di Garrett sono influenzate dai suoi geni. Superiore a quella di un normale essere umano, gli permette di compiere sforzi ben più elevati ad una velocità ben maggiore rispetto ai più, nonché di colpire molto più duro di gran parte dei suoi nemici e raggiungerli più in fretta di quanto questi possano aspettarsi.

    [Passiva di potenziamento, +1pt forza +1 velocità attacco base] [Slot: 8]
    [Passiva scenica di forza sovrumana] [Slot: 0]





    ATTIVE

    .Stoneskin: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia prederiscono riferirvisi come “mana”. Questa tecnica sfrutta l'innata predisposizione di Garrett a sfruttare le proprie riserve di energia più profonde, il Ki per l’appunto permettendogli di concentrarsi e farne uso nel modo che più gli conviene sul momento. Quando subisce un colpo, ad esempio, la sua pelle sembra divenire di granito: impossibile da intaccare, impossibile da sbriciolare, rende inutile qualsiasi attacco fisico diretto alla sua persona.

    [variabile, difesa fisica][Slot: 1]


    .Ki-Master: Similmente al suo utilizzo del Ki per difendersi dagli attacchi fisici dei suoi avversari, Garrett può impiegare la sua innata riserva d’energia per contrastare attacchi magici. Nel momento in cui il suo corpo viene sfiorato da un qualsiasi attacco di natura magica, quest'ultimo sarà bloccato immediatamente da una scintillante barriera di Ki rosso cupo.

    [variabile, difesa magica][Slot: 1]


    .Steel Bastion: Benchè questa tecnica affondi le sue basi nella magia, più precisamente nell’uso del Ki, si tratta più di una tecnica di meditazione che di magia vera e propria, consistendo infatti in un superiore livello di concentrazione di Garrett nel contrastare attacchi di tipo mentale. Contrapponendo infatti solo la sua incrollabile forza di volontà all’attacco mentale avversario, Garrett è in grado di respingerlo. A livello scenico, l’avversario avrà l’impressione di essere andato a cozzare contro una muraglia d’acciaio.

    [variabile, difesa mentale][Slot: 1]


    .Iron Storm: Lottare solamente con dei tirapugni come arma è una scelta che Garrett fece consciamente. Forte della sua superiorità fisica, infatti, il giovane divenne un lottatore in grado di utilizzare l’intero corpo come fosse un’arma. In rapida successione, Garrett effettua quindi una serie di pugni, calci oppure un misto fra i due. Generalmente i calci servono solo a destabilizzare e stordire gli avversari, mentre i pugni sono il colpo al quale bisognerebbe veramente fare attenzione. Numero di colpi portati: 3 [Basso, Medio, Basso]

    [alto, attacco fisico][Slot: 1]


    .Dragon’s fury: Con implacabile determinazione, Garrett esegue un colpo caricato apparentemente a vuoto. Mentre solleva il braccio però, dietro di lui si formerà istantaneamente una replica del suo pugno in forma di energia rossa e pulsante, che nel momento in cui il suo movimento terminerà andrà a colpire l’avversario senza che Garrett si debba spostare. A questo colpo segue in rapida successione una veloce carica che termina con un colpo altrettanto mirato e violento che ha lo scopo di distruggere un equipaggiamento avversario a scelta.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto magico/fisico][Slot: 1]


    .Raging Thunder: Un violento attacco che consiste nel colpire il terreno con il pugno. Il colpo libera una potente onda di energia, cui Garrett attinge grazie alla sua connessione con il Ki, e che va a schiantarsi direttamente contro il nemico come se fosse un colpo portato dall’arma stessa.

    [medio, attacco magico][Slot: 1]


    .Desert Rose: Altra tecnica per togliersi d’impiccio dagli accerchiamenti o per fare danni su vasta scala. Garrett si concentra invocando il potere delle sabbie del Lesathar, e ottenendo così il controllo su una porzione di terreno prescelta. In questa area (che può avere lui come epicentro oppure può essere un’area al suo esterno) degli affilatissimi spuntoni di rosa del deserto spuntano per impalare i nemici sul posto o per creare un ostacolo affilato alla corsa di orde nemiche.

    [alto, attacco magico ad area][Slot: 1]


    .Bash‘n Smash: Garrett non è uno che va per il sottile quando combatte, nonostante la finezza della tecnica sia per lui un punto cardine dello spettacolo. A riprova di ciò, le sue capacità in combattimento riflettono esattamente questa concezione: spettacolo ed efficienza. Con questa tecnica, gli arti del mezzo Kèwata-yi (mani o piedi a seconda della convenienza) si ricoprono di vorticante energia rossa e pulsante: il primo colpo mira sempre a ferire l'avversario, sfruttando l'energia del Ki a disposizione. Tuttavia, non l'energia spesa non viene del tutto indirizzata al nemico. Grazie ad una tecnica affinata negli anni, Garrett reindirizza parte di quell'energia a sé stesso, aumentando per un breve periodo la propria velocità di movimento, tale da rendere i suoi colpi successivi molto più insidiosi, giocando anche sul fatto re sorpresa del vedere un uomo della sua stazza muoversi in modo tanto rapido.

    [medio, danno/supporto multi-effetto fisico/magico, basso + power-up basso +1Pt Velocità][Slot: 1]


    .Cunning Champion: Nel furore della battaglia può capitare che Garrett si lasci andare un po' troppo al combattimento, badando meno a difendersi dai colpi avversari in virtù della sua grande resistenza e della sua forza innata. Tuttavia, ciò non deve trarre in inganno: se improvvisamente messo alle strette da avversari più veloci di lui l’adrenalina aumenta donando a Garrett una grande capacità reattiva. I colpi verranno bloccati o si infrangeranno sui suoi bracciali, seguiti subito dopo da un immediato contrattacco: il suo pugno si ricoprirà infatti di scaglie di rosa del deserto, infliggendo ferite dolorose qualora andasse a segno.

    [medio, multi-effetto, difesa fisica bassa + danno magico basso][Slot: 1]


    .Show stopper:Il pezzo forte dell'esibizione, il colpo di grazia, il gran finale. L'arena è un luogo di spettacolo, per quanto sanguinaria possa essere, e Garrett ama essere acclamato e adulato, cosa che lo ha portato nel corso degli anni a diventare sempre più inventivo con le proprie tecniche di combattimento. Questa in particolare è la sua preferita che solitamente utilizza per finire completamente gli avversari già stanchi e pronti per stramazzare al suolo. Con uno scatto in avanti sorprendentemente agile, infatti, Garrett afferrerà di peso il proprio avversario, sollevandolo da terra in uno spettacolare salto che vedrà la sfortunata vittima venir schiantata a terra con estrema violenza. In passato, molti avversari di Garrett sono morti con la schiena spezzata in questo modo.

    [Assoluta di Player Killing ][Slot: 0]


    .Hardened Fighter: Che Garrett sia un lottatore eccellente lo dimostra il suo modo brutale di usare il proprio corpo come arma. Approfittando della sua forza sorprendente afferrerà il suo avversario, dandogli una possente craniata volta a causare un elevato danno fisico. Contemporaneamente però, la sua testa si ricoprirà di scaglie di rosa del deserto, che all’impatto con il corpo dell’avversario rilasceranno un’onda di pura energia che ha come unico scopo quello di abbassare pesantemente la velocità di movimento dell’avversario, con l’intenzione di diminuirne la capacità offensiva per l’intero turno seguente.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto fisico/magico, grab+power-down -2Pt velocità][Slot: 1]


    Edited by Tied - 9/11/2020, 19:22
     
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    .Fortezza del Deserto: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia preferiscono riferirvisi come “mana”. Il corpo di Garrett è stato in grado di aggrapparsi a questa forza, a farla propria in un modo che gli permette di sopportare punizioni che manderebbero normali esseri umani al tappeto dopo il primo colpo, permettendo invece a lui di ergersi con sfida anche di fronte alle avversità più dolorose. Molti avversari temibili si sono lasciati frustrare dall'incapacità di mandarlo a terra immediatamente, permettendogli di vincere gli incontri grazie ad incredibili sprazzi di energia all'ultimo minuto.

    [Passiva di Metagioco +8Pt Salute, -1Pt Agilità][Slot: 6-4]


    .Titano dell'Arena: Viste le sue origini Kèwata-yi, la forza e la velocità di Garrett sono influenzate dai suoi geni. Superiore a quella di un normale essere umano, gli permette di compiere sforzi ben più elevati ad una velocità ben maggiore rispetto ai più, nonché di colpire molto più duro di gran parte dei suoi nemici e raggiungerli più in fretta di quanto questi possano aspettarsi.

    [Passiva di potenziamento, +1pt forza +1 velocità attacco base] [Slot: 8]
    [Passiva scenica di forza sovrumana] [Slot: 0]





    ATTIVE

    .Pelle di Pietra: Per anni Garrett ha subito colpi e traumi fisici di qualsiasi tipo, senza riserve da parte di chi lo allenava. Questo smosse qualcosa in lui, qualcosa di dormiente che solo gradualmente è riuscito a comprendere e, istintivamente, a dominare. Alcuni maestri dell’arena lo chiamano “Ki”, gli eruditi dell’Accademia prederiscono riferirvisi come “mana”. Questa tecnica sfrutta l'innata predisposizione di Garrett a sfruttare le proprie riserve di energia più profonde, il Ki per l’appunto permettendogli di concentrarsi e farne uso nel modo che più gli conviene sul momento. Quando subisce un colpo, ad esempio, la sua pelle sembra divenire di granito: impossibile da intaccare, impossibile da sbriciolare, rende inutile qualsiasi attacco fisico diretto alla sua persona.

    [variabile, difesa fisica][Slot: 1]


    .Maestro del Ki: Similmente al suo utilizzo del Ki per difendersi dagli attacchi fisici dei suoi avversari, Garrett può impiegare la sua innata riserva d’energia per contrastare attacchi magici. Nel momento in cui il suo corpo viene sfiorato da un qualsiasi attacco di natura magica, quest'ultimo sarà bloccato immediatamente da una scintillante barriera di Ki rosso cupo.

    [variabile, difesa magica][Slot: 1]


    .Santuario Interiore: Benchè questa tecnica affondi le sue basi nella magia, più precisamente nell’uso del Ki, si tratta più di una tecnica di meditazione che di magia vera e propria, consistendo infatti in un superiore livello di concentrazione di Garrett nel contrastare attacchi di tipo mentale. Contrapponendo infatti solo la sua incrollabile forza di volontà all’attacco mentale avversario, Garrett è in grado di respingerlo. A livello scenico, l’avversario avrà l’impressione di essere andato a cozzare contro una muraglia d’acciaio.

    [variabile, difesa mentale][Slot: 1]


    .Via dei cento pugni: Lottare solamente con dei tirapugni come arma è una scelta che Garrett fece consciamente. Forte della sua superiorità fisica e dello sfruttamento del Ki, infatti, il giovane divenne un lottatore in grado di utilizzare l’intero corpo come fosse un’arma. In rapida successione, Garrett esegue una serie di colpi carichi di energia che all’impatto esploderà causando spossatezza e rallentamento oltre che danni da impatto.

    [alto, offensiva media/power-down medio(-2) agilità, multigruppo/multieffetto, fisica/mentale][Slot: 1]


    .Soffio del Drago: Con implacabile determinazione, Garrett esegue un colpo caricato apparentemente a vuoto. Mentre solleva il braccio però, dietro di lui si formerà istantaneamente una replica del suo pugno in forma di energia rossa e pulsante, che nel momento in cui il suo movimento terminerà andrà a colpire l’avversario senza che Garrett si debba spostare. A questo colpo segue in rapida successione una veloce carica che termina con un colpo altrettanto mirato e violento che ha lo scopo di distruggere un equipaggiamento avversario a scelta.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto magico/fisico][Slot: 1]


    .Pugno esplosivo: Un violento attacco che consiste nel colpire il terreno con il pugno. Il colpo libera una potente onda di energia, cui Garrett attinge grazie alla sua connessione con il Ki, e che va a schiantarsi direttamente contro il nemico come se fosse un colpo portato dall’arma stessa e che causa danni da impatto e da ustione.

    [medio, offensiva, multigruppo/multieffetto fisico/magico][Slot: 1]


    .Mantra del Castigo: Tecnica utile per togliersi d’impiccio dagli accerchiamenti o per fare danni su ampia scala. Garrett sferra un brutale colpo al terreno ottenendo così il controllo su un’area prescelta, all’interno della quale emergono degli affilatissimi spuntoni di terra e detriti misti a Ki rosseggiante per impalare i nemici sul posto o per creare un ostacolo affilato alla corsa di orde nemiche.

    [alto, offensiva, multigruppo magica/fisica, ad area][Slot: 1]


    .Occhio del Ciclone: Garrett non è uno che va per il sottile quando combatte, nonostante la finezza della tecnica sia per lui un punto cardine dello spettacolo. A riprova di ciò, le sue capacità in combattimento riflettono esattamente questa concezione: spettacolo ed efficienza. Con questa tecnica, gli arti del mezzo Kèwata-yi (mani o piedi a seconda della convenienza) si ricoprono di vorticante energia rossa e pulsante: il primo colpo mira sempre a ferire l'avversario, sfruttando l'energia del Ki a disposizione. Tuttavia, non l'energia spesa non viene del tutto indirizzata al nemico. Grazie ad una tecnica affinata negli anni, Garrett reindirizza parte di quell'energia a sé stesso, aumentando per un breve periodo la propria velocità di movimento, tale da rendere i suoi colpi successivi molto più insidiosi, giocando anche sul fatto re sorpresa del vedere un uomo della sua stazza muoversi in modo tanto rapido.

    [medio, danno/supporto multi-effetto fisico/magico, basso + power-up basso +1Pt Velocità][Slot: 1]


    .Lottatore esperto: Nel furore della battaglia può capitare che Garrett si lasci andare un po' troppo al combattimento, badando meno a difendersi dai colpi avversari in virtù della sua grande resistenza e della sua forza innata. Tuttavia, ciò non deve trarre in inganno: se improvvisamente messo alle strette da avversari più veloci di lui l’adrenalina aumenta donando a Garrett una grande capacità reattiva. I colpi verranno bloccati o si infrangeranno sui suoi bracciali, seguiti subito dopo da un immediato contrattacco: il suo pugno si ricoprirà infatti di scaglie di puro Ki rosseggiante, infliggendo ferite dolorose qualora andasse a segno.

    [medio, multi-effetto, difesa fisica bassa + danno magico basso][Slot: 1]


    .Vento Sferzante: Che Garrett sia un lottatore eccellente è risaputo. Altrettanto nota è la sua capacità di avere sempre un asso nella manica a disposizione. Attingendo alla sua fonte di Ki, Garrett sbatterà con forza insieme i palmi delle mani impregnate di energia pulsante. Da esse scaturisce una lama d'aria che all’impatto con il corpo dell’avversario rilascerà un’onda di pura energia che ha come scopo principale quello di abbassare pesantemente la sua velocità di movimento, con l’intenzione di diminuirne la capacità offensiva per l’intero turno seguente e di infliggergli una dolorosa ferita simile al fendente di una lama.

    [alto, attacco/supporto multi-effetto fisico/magico, danno+power-down -2Pt velocità][Slot: 1]


    .Il pezzo forte:Il colpo di grazia, il gran finale. L'arena è un luogo di spettacolo, per quanto sanguinaria possa essere, e Garrett ama essere acclamato e adulato, cosa che lo ha portato nel corso degli anni a diventare sempre più inventivo con le proprie tecniche di combattimento. Questa in particolare è la sua preferita che solitamente utilizza per finire completamente gli avversari già stanchi e pronti per stramazzare al suolo. Con uno scatto in avanti sorprendentemente agile, infatti, Garrett afferrerà di peso il proprio avversario, sollevandolo da terra in uno spettacolare salto che vedrà la sfortunata vittima venir schiantata a terra con estrema violenza. In passato, molti avversari di Garrett sono morti con la schiena spezzata in questo modo.

    [Assoluta di Player Killing ][Slot: 0]
     
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