#07. Alishaan

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    Trafiletto Modifiche30/11/2021 - Topic Aggiornato alla Patch "Scandrial" 3.0




    Introduzione


    Millenni or sono, nelle zone più calde del Sud atlassiano, fra le dune ondose del Lesingawan a ridosso dei fiumi rossi gemelli nascevano gli Alishaan. Popolo fiero e facilmente distinguibile per il lungo corpo serpentino, gli Alishaan sono una fra le razze più antiche e prestigiose del super-continente, a metà fra uomini e serpenti. Fra le prime a ricevere un'Investitura sul suolo di Atlas, hanno fatto grande uso di questo potere affermandosi per tutta l'Età Mitica come razza conquistatrice, fenomeno che si è ripetuto nel corso dell'Età dei Molti, quando hanno contribuito all'edificazione dell'impero arevi che li ha portati a dominare l'est per oltre seicento anni. Ad oggi governano la regione prediletta di Lesathar, fra le più calde dell'est.


    Aspetto


    «A guardarli bene si intuisce perché gli antichi li scambiarono per dei.»

    ― (Alioth, l'Altoprincipe.)


    Principi dei Naga. A metà tra un umano e un serpente, gli Alishaan sono creature ibride di antico lignaggio e dalle notevoli abilità magiche. La parte superiore del corpo è antropomorfa, per quanto il busto e il volto degli Alishaan siano ricoperti da squame variopinte e i loro occhi possano avere pupille verticali e sottili come quelle dei rettili. Non essendo la coda in grado di sostenere l'intera struttura ossea quando il tronco è eretto, devono in genere tenerla attorcigliata per mantenersi in equilibrio, dunque appaiono alti quanto o poco più degli esseri umani, ma molto più pesanti. Le donne, in particolare, sono fisicamente più imponenti e assai più numerose dei maschi. Il loro rapporto con i serpenti è di difficile definizione ed è innegabile che gli Alishaan possiedano diverse caratteristiche tipiche di alcune specie. Le più comuni sono zanne affilate, lingue sibilanti, capacità di produrre e secernere veleno, presenza di spine, cappucci o più raramente creste, ma alcuni fra loro possono anche allargare a dismisura le fauci, tanto da poter inghiottire un uomo, qualora lo volessero, oppure ancora dispongono di code particolarmente poderose che consentono loro di ergersi fino a tre metri e mezzo di altezza o di strangolare prede di grandi dimensioni tra le proprie spire. Non è inoltre inusuale vedere alcune famiglie benedette da alcuni arti superiori in eccesso.

    Trasformisti. In seguito alla propria investitura la maggior parte degli Alishaan è in grado, a volontà, di far assumere alla propria metà superiore lineamenti più dolci e più simili a quelli dei cugini umani e, per quanto il risultato vari da soggetto a soggetto, in generale presentano un talento per incantesimi affini al punto che le famiglie più dotate possono assumere un aspetto completamente umano con poco esercizio. Hanno il sangue freddo e fanno la muta, ma gli intervalli non sono sempre regolari né univoci per ogni famiglia, sono inoltre onnivori. Un Alishaan medio raggiunge la maturità attorno ai venticinque anni e può vivere fino a tre secoli.


    Storia


    «Scivolano le ere, come sabbia tra le dita, ci resta la memoria di una gloria mai svanita.»

    ― (Yussuf, poeta Alishaan.)


    Nati nelle Caverne. I primi studiosi del supercontinente ritenevano che gli Alishaan fossero nativi delle regioni desertiche della superficie, ma i primi gruppi di Naga si insediarono in realtà sotto il Lesathar, ove costruirono ricchi e imponenti regni caratterizzati da strutture verticali e intricati sistemi di gallerie.
    Non molto è noto di come ottennero il favore delle Divinità Antiche, soprattutto perché le uniche fonti sono iscrizioni intraducibili o inaffidabili poemi epici, ma pare che una reliquia di potere divino giacesse al di sotto dei loro domini e che quando gli dei ebbero bisogno di difenderla da un potere sconosciuto, questa civiltà rispose alla chiamata. I racconti successivi parlano di scontri sanguinosi, di massacri e di grandi sacrifici che terminarono con una definitiva ma costosa vittoria cui seguì l'Investitura.

    Emersero come Re. In seguito alla battaglia, la reliquia, talvolta chiamata sorgente, si spostò dal sottosuolo alla superficie, per quanto non sia chiaro se questo movimento fu spontaneo, e il grosso degli Alishaan migrò con essa verso il Lesingawan. Altri migrarono a occidente, ritenendo compiuto il proprio dovere, alla ricerca di un destino che non fosse necessariamente quello progettato dagli dei. Seguì un fortuito incontro con le tribù umane native della regione, che, a causa dei doni delle Divinità Antiche, scambiarono gli Alishaan per semidei e vi si sottomisero, offrendo ingenti tributi alla nuova potenza, che si impossessò così di grandi tesori e di molta manodopera servile. Il risultato fu la prima grande opera degli Alishaan in superficie: la città di Navryzra, con templi d'oro massiccio che potessero conservare i doni degli dei e lussureggianti giardini pensili nei quali crescevano le piante più belle e rare delle oasi. Grazie al controllo del commercio di sale e oro, alla potenza arcana e militare, alla cultura e al prestigio, Navryzra divenne una delle città più potenti del Laendriel ed assunse lo status di Regno Aureo in assai breve tempo.

    L'ultimo dei Regni Aurei. La potenza di Navryzra e del suo popolo scemarono con l'abbandono delle Divinità Antiche che avevano protetto il regno, l'arrivo del Divoratore su Atlas, la fine delle antiche alleanze commerciali e militari con regni ricchissimi. Navryzra resistette certamente meglio di altri stati alla Prima Frattura e a tutte le successive, e mantenne comunque per secoli un posto privilegiato nella politica dell'Est, come protettrice prima e compagna poi. Mentre gli altri Regni Aurei del tempo cadevano definitivamente, con l'emergere dell'autocrazia di Arevik gli Alishaan si trovarono costretti ad abbandonare molte colonie e la stessa Navryzra passò da grande potenza militare e commerciale a fragile impero in declino con un nemico molto più potente.
    A questo punto il regno optò per una sottomissione pacifica, che risultò nella preservazione di molte libertà e autonomie locali del Lesathar e in una ripresa dei commerci in oriente che in una certa misura riuscì a prevenire il collasso dello stato, ma al contempo portò alla separazione definitiva dai territori occidentali, che non accettarono mai l'autorità di Arevik.

    Una pace senza successi. Quando l'Altoprincipe Alioth condusse una ribellione contro Arevik, di fatto distruggendo il regime monarchico e portando alla nascita delle Repubbliche Sorelle, l'ultimo dei Regni Aurei entrò nella nuova alleanza con una certa riluttanza da entrambe le parti, una decisione fattasi però inevitabile, perché l'ombra dell'Impero si stava allungando sull'Est e minacciava la pace così faticosamente raggiunta. Negli stessi anni, infatti, i territori occidentali, ancora furiosi con gli avi lesathi, furono annessi all'Impero. Oggi gli Alishaan controllano una delle più importanti Sorelle, hanno un ruolo fondamentale nell'espansione sotterranea dell'Impero e cominciano a costruire una presenza nel grande nord.


    Cultura


    «Così tanta bellezza e così poca libertà.»

    ― (Lelyor, messo Elari.)


    All'ombra della Città d'Oro.La cultura delgi Alishaan è fondamentalmente una fusione tra le tradizioni tribali dei nomadi del Lesingawan e la ricca e più prestigiosa eredità letteraria e religiosa di Navryzra. In particolare è sempre molto vivo il culto delle Divinità Antiche, patrone della città incarnate nel misterioso serpente a cinque teste, Viśvanā Sāpa, che rappresenterebbe altrettanti dei benedicenti gli Alishaan. Quali siano questi dei e quali specifici doni abbiano conferito al popolo, tuttavia, è perduto o quantomeno tenuto ben nascosto dalgi attuali signori di Navryzra. Questo sostrato culturale è attenuato negli Alishaan occidentali, ma non del tutto estinto, come non è del tutto estinto il senso di superiorità di una società che ha fatto ampio uso della schiavitù fino alla fondazione delle Repubbliche Sorelle.

    Una società matriarcale. Gli Alishaan basano la loro civiltà su una struttura sociale matriarcale di origine tribale. Il governo è interamente affidato alle cure delle Càdìyàti Matì (Madri Superiori), Matì (Madri) e Sistarse (Sorelle). Le Madri Superiori sono coloro che hanno raggiunto il comando di Navryzra, sono cinque e vengono scelte fra le Matì migliori, per spiccate affinità magiche e prestigio, carisma, in modi non dissimili dalle magocrazie dell'est. Il loro potere è tale che detengono una certa influenza anche nell'ovest, che pure si gestisce a modo proprio. Gli Alishaan affidano di sovente alle donne, più numerose e adatte, il ruolo di guide politiche e sociali. Ne consegue che già le Sistarsa in genere si occupano dell'istruzione dei giovani e della preservazione della cultura e della conoscenza, mentre gli uffici politici, commerciali e militari sono in genere riservati alle Matì, con quasi totale esclusione degli uomini da questa gerarchia.

    Il ruolo degli uomini. Gli uomini sono un fatto raro per gli Alishaan. Da qualche parte nella storia hanno cominciato a calare, anche se non è noto quando o perché, e il loro numero non si è mai più ripreso da allora, al punto che fra gli eruditi si è diffusa l'opinione che in un futuro non molto prossimo la specie Alishaan possa essere a rischio, un fatto che le Càdìyàti Matì osservano con grande attenzione. Non è raro che i pochi uomini vivano allora come privilegiati, quando sani e in salute, a prescindere dalla loro estrazione sociale, perché molto utili almeno a fini riproduttivi. Quando non lo sono, rappresentano allora la manodopera, le braccia della civiltà Alishaan più che il suo cervello, e sono largamente impegnati in lavori manuali. Con poche eccezioni sono anche esclusi da circoli accademici e dal controllo delle maggiori attività commerciali, quando la tradizione non incontra l'ostacolo delle leggi o dell'influenza della Dominante, per cui è in atto un lento processo di emancipazione. Non è tuttavia raro che anche allora ricoprano ruoli fittizi con funzione puramente ornamentale.

    In cerca di gloria. Gli Alishaan amano l'opulenza, l'arte e la cultura, in particolare la poesia della loro lingua sibilante, e pur gradendo ampi spazi personali sono abbastanza inclini al collettivismo e mettono i bisogni della comunità davanti a quelli del singolo, specie se questi bisogni hanno a che fare con il recupero dell'antico splendore, che è un tema ricorrente nella loro letteratura.


    Demografia


    «I veri Dei sono i padroni di questo mondo, e ora che sono andati via chi meglio di noi per raccogliere la loro eredità? Non siamo forse i loro figli diletti? Le figlie e i figli di Viśvanā Sāpa?»

    ― (Zalia, Matì.)


    Gli Alishaan sono più numerosi nell'est, in particolare nella regione del Lesathar loro patria ancestrale, ma si sono anche insediati nel sottosuolo dell'Atem Lehelet, mentre la loro presenza nel Tövis è rarissima, nomade e disorganizzata. In tutte e tre le regioni presentano tratti peculiari, sia a livello fisico che culturale, dovuti all'adattamento progressivo. In tutte le realtà politiche del supercontinente si sono ritagliati un ruolo di primo piano come mercanti di beni e conoscenze, ma è solo nel Laendriel che la loro presenza si traduce in una rilevante influenza politica.



    «È meravigliosamente tenera l'ingenuità con cui si credono nostri pari.»

    ― (Irithil, luminobile Elari.)



    alishaan_3
    Antichi magnati del Laendriel. Dato il ruolo storico, economico e culturale di Navryzra nelle vicende dell'est e la sua posizione chiave, gli Alishaan controllano di fatto il Lesathar, ove risiede il grosso della loro popolazione. Gli Alishaan sono rispettati e temuti nelle Sorelle, per quanto talune loro tradizioni illiberali suscitino sospetto nei nuovi patriziati mercantili di simpatie repubblicane. Rappresentano inoltre, per la loro affinità all'arcano, una presenza importante tra le mura dell'Accademia.
    Si distinguono gli Alishaan di origine urbana, eredi dell'antica cultura del regno aureo e dei principati che storicamente orbitavano attorno a esso, dalle bande nomadiche del deserto che hanno convissuto per un tempo molto più lungo con gli umani della regione e che rispondono ancora a loro logiche tribali non del tutto inquadrabili nel contesto generale.
    È complicato il rapporto tra gli Alishaan e le Elari, che rappresentano una forza nuova nelle politiche orientali, e similmente sono complessi i loro rapporti con la Dominante.
    Vivono nell'Est da sempre e nelle città i colori delle loro scaglie attraversano tutte le tonalità.




    «Noi siamo draghi, loro serpenti. A noi spetta il cielo e tutto quello che sta sotto di esso, a loro il fetore dei cunicoli bui e angusti che chiamano casa.»

    ― (Kovari, generale Qytir.)



    alishaan2
    Signori delle profondità dell'Atem Lehelet. Nell'Ovest, gli Alishaan hanno stabilito insediamenti autonomi dalla fondazione di Navryzra, ma questa autonomia ha dovuto progressivamente cedere il passo all'espansione imperiale che li ha infine visti capitolare e diventare, di fatto, vassalli e clienti dell'Impero. Hanno un rapporto complesso con i Qytir, che li considerano di fatto inferiori e dispongono di tutto il potere per imporsi, ma sono riusciti a preservare la propria cultura e ad assicurarsi un limitato ruolo negli affari imperiali grazie al monopolio sul commercio nel sottosuolo e all'isolamento geografico.
    L'ovest è l'unica grande regione in cui continuano a impiegare manodopera schiavile, in particolare è noto che i loro favolosi palazzi di recente costruzione sono stati finanziati dal lavoro di minatori - spesso umani, ma i Qytir sono disposti ad accettare schiavi di qualunque origine - rinchiusi al di sotto di Lothringen e della Qytiria. Sono infine presenti piccoli insediamenti a Veh Dreyva e in Sen'Kra che sono frutto di ulteriori migrazioni impossibili da datare.
    Gli Alishaan del sottosuolo hanno in genere una colorazione tra il grigio e il bruno, quelli delle paludi tendono invece al verde, ma sono noti esemplari dal colore innaturale spesso per l'influenza delle Fratture.


    «Non è male bere con loro, dopo che hai fatto l'abitudine al costante sibilare»

    ― (Bakkala, Campione Hederati.)



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    Esuli e mercanti nel Tövis. Nonostante la loro poca tolleranza al freddo, gli Alishaan abitano anche il Nord. Viste le condizioni sfavorevoli sono in pochi a rimanere e la maggior parte abita il Moraive o il Nash Andii, addensata lungo il confine con l'est o con l'impero. Qui sono presenti numerosi insediamenti sotterranei di dimensioni molto modesti che possono attingere a risorse generalmente trascurate dai signori del nord.
    Questi insediamenti svolgono più spesso che no il ruolo di caravanserragli per gruppi di mercanti provenienti dal Laendriel. È in questa veste che gli Alishaan sono più conosciuti nel Tövis, ove i pochi che hanno familiarità con la razza li riconoscono come mercanti delle Sorelle e talvolta emissari che non gradiscono particolarmente il freddo.
    Vengono visti con una leggera diffidenza da parte dei Gelidi e dei gruppi tribali più isolati, ma per la scarsa presenza pochi li considerano una minaccia, anzi in genere apprezzano qualunque contributo negli scontri con le Aberrazioni.
    Non sono ignoti Alishaan toccati e sopravvissuti al Soffio del Gelo, ma si tratta di casi rari, processi lunghi ed estenuanti, che tente a cambiare profondamente questi eletti. In queste circostanze presentano scaglie bianche o azzurre e una peculiare resistenza al freddo.


    Riferimenti


    Allo scopo di favorire la corretta interpretazione della razza, la gestione fornisce all'utenza un elenco di materiale di ispirazione supplementare, quali una lista di prestavolto suggeriti e tipicamente usati dai giocatori per meglio inquadrare lo stile generale di gioco, eventuali supporti audiovisivi o focus aggiuntivi in ambiti diversi, quali ad esempio l'abbigliamento e la moda corrente della razza, o ancora giocate simboliche. Le voci verranno ampliate periodicamente.



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    Edited by Tied - 4/10/2022, 18:20
     
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