[Contest] Ordinary Life

Introduzione

Un Contest è una piccola competizione fra giocatori che si cimentano ciascuno nella produzione di una propria giocata autogestita che verte su un particolare tema dato dallo staff.
Le varie autogestite proposte saranno poi valutate, ciascun partecipante otterrà un piccolo premio di base e il vincitore, ovverosia il giocatore avrà presentato l'autogestita meglio scritta, formulata o originale riceverà un sostanzioso bonus. Se il numero di partecipanti sarà congruo e tale da dare vita ad una "top tre", lo staff assegnerà bonus minori anche al secondo e al terzo classificato.
La scena migliore sarà inoltre inserita fra le "giocate di vetrina" dell'account dello staff.

Per questa edizione estiva il tema scelto è "Ordinary Life": chiediamo ai giocatori di ritrarre nell'autogestita uno qualunque dei propri personaggi giocanti alle prese con la sua vita quotidiana, senza particolari limiti né ulteriori specifiche.
Il Contest chiude il 31 Luglio, data entro la quale i lavori dovranno già essere inoltrati in questo stesso topic.
È gradito precedere il titolo dell'autogestita cono la dicitura [Contest], e dichiarare la propria iscrizione anche prima della consegna della scena, per darci un'idea del numero effettivo di partecipanti e stabilire così i premi.

VALUTAZIONE

Giocatore preso in esame: Gekoro
Personaggio utilizzato: Gwen du Lac
Topic della Giocata: The New Daylife
Analisi: La narrazione è abbastanza lineare e non si evincono parti eccessivamente criptiche. Alcuni semplici concetti o azioni vengono reiterati più volte nel corso del post, il che rende alcune parti un po' ridondanti. Un esempio pratico è in occasione delle riflessioni che il personaggio si concede davanti a questa o quella finestra, che vertono quasi sempre sugli stessi temi. La breve durata della scena accentua in qualche maniera il problema, verso il quale consigliamo cautela in previsione di giocate più lunghe.

Per quanto riguarda l'utilizzo del linguaggio la gestione mette in luce alcune lacune strettamente sintattiche del giocatore, fra le quali ravvisiamo un uso dei tempi verbali talvolta incerto: nonostante la narrazione proceda in larga parte al tempo presente, per pur brevi tratti l'autore vira ingiustificatamente al passato, come in occasione de [Natasha scoppiò a ridere di fronte a quella testardaggine. Era chiaro che non poteva convincerla, per cui non serviva a niente andare in fondo con nuovi tentativi.], e ancora [La paladina abbassa lo sguardo lusingata. [...] Alza gli occhi confusa, le sorse spontaneo dissentire.], o anche [Gwen avrebbe voluto tanto vederlo. Una specie così rara e nascosta le suscita fin troppo interesse.].
Merita approfondimento il passo [Essendo una persona molto loquace, non ebbe modo di legare con le altre reclute del suo reggimento.]: oltre all'uso improprio di "loquace", che non rispecchia neanche il personaggio (l'auto probabilmente voleva usare un altro termine per "taciturna"), va notato come l'utilizzo del passato remoto in relazione a una narrazione tutta in presente non funzioni: legare con le altre reclute non si tratta di un'azione concentrata poco prima in quel pomeriggio, ma rientra in una situazione che si protrae nel tempo, ben prima dell'arco temporale in cui la scena si pone. Pertanto, un 'non aveva avuto modo' avrebbe reso correttamente l'idea del giocatore.
Di simile avviso talune sviste dovute all'assenza di una più accorta rilettura, come in occasione de [continua a considerarsi inesperta e teme di non andare fino in fondo nelle sue missioni morali, non tanto alle eventuali sconfitte.], che potremmo rendere "teme di non andare/non tanto di essere sconfitta".

Quanto all'attinenza, parametro egualmente valutabile nella formulazione del giudizio del contest, il post rispecchia le direttive fornite nel bando del Contest, ma è nella fase di sviluppo che sorgono perplessità. Il giocatore decide di trattare una giornata relativamente anonima senza forzare nessun tipo di stranezza o di avvenimento eclatante, e dipinge a larghi tratti uno scorcio di vita tipo del suo personaggio; proprio per questo motivo, però, sembra un po' fuori luogo la descrizione dettagliata del suo scambio di battute con la compagna in armi, in quanto tutto il resto del post non si addentra in alcun tipo di descrizione così specifica: un maggiore equilibrio avrebbe probabilmente aiutato la scena. Caratterialmente il giocatore rende con coerenza il proprio personaggio in relazione a quanto dettato in scheda, seppur non approfondendo troppo.

Giocatore preso in esame: The Jedi Doctor Hobbit Who Lived
Personaggio utilizzato: Rune
Topic della Giocata: Vita da Ladro
Analisi: La narrazione è lineare e scorrevole, e non si fa alcuna fatica a capire ciò che sta succedendo. La scena si dipana cronologicamente nella descrizione di una giornata tipica di Rune all'insegna della truffa e del raggiro e dipinge un'immagine divertente e tutto sommato ben costruita.

Sul piano sintattico, però, si ravvisano alcune imprecisioni, soprattutto riguardo un uso non puntuale della punteggiatura, alle volte assente [[...] era un vecchio contatto del ladro, uno di quelli che non ricordava più neanche di averlo conosciuto ma non gli c'era voluto molto a convincerlo [...], dove sarebbe stata gradita una virgola prima del ma], in altre eccessiva [Il cliente, si avviò con la coda fra le gambe verso casa, continuando ad osservare nei minimi dettagli il pezzo di stoffa fra le mani, cercando di capire la differenza tra un "indaco chiaro" e un "pervinca", di tanto in tanto, toccandosi la collana, deluso da quello che doveva essere un falso perfetto.], difetto ravvisabile lungo tutta la scena. Di livello simile ma di minore diffusione la presenza di talune ripetizioni [e a metter su una truffa che più e più volte avevano già messo in pratica assieme] e qualche refuso dovuto a mancata rilettura [il procione si diresse nella direzione opposta e, abbassava la testa malinconicamente, passava le unghiette sul muro, probabilmente in luogo di abbassata, e ancora sapeva che il modo migliore con cui parlare alle era il denaro/ciò che cera].

Circa l'attinenza al contest, la scena è inquadrata nelle direttive fornite, ma in maniera differente rispetto a quanto fatto dall'altro giocatore. Jedi descrive in maniera abbastanza articolata una giornata nella vita del procione Rune, che forzato in un nuovo corpo e con i vecchi compari dimentichi di lui si ritrova a agire come un truffatore di bassa lega. Da encomiare l'interesse per la realizzazione di un'atmosfera particolare, tratteggiata con ironia tramite un personaggio che si fa valere e trascina attivamente la scena. Di questo va notata anche la nota introspettiva nelle parti finali, che dà una lettura diversa all'intera vicenda e che lo approfondisce in maniera convincente senza ridurlo a una semplice macchietta comica.