[Contest] Jackie's Tales

Contest Concluso - Vincitore: Æøn

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    Introduzione



    Benvenuti a questo nuovo contest autunnale.
    Il tema sarà "storie horror" e tutti gli utenti sono invitati a partecipare, che abbiano oppure no un personaggio giocante convalidato.
    Le proposte accettate sono solo giocate in forma autogestita. Il contest può essere correlato ad un personaggio giocante oppure essere una storia estemporanea fra png. I due parametri di valutazione saranno "Qualità Narrativa" e "Attinenza ai Temi".

    L'iscrizione avviene in questo stesso topic, inserendo nel proprio post il link alla Scena GdR che si intende presentare. La Scena dovrà avere, nel proprio titolo o nel sottotitolo il tag [Contest].


    Criteri di Valutazione


    La valutazione consisterà in un punteggio da 0 a 5 nei parametri elencati, calcolato secondo le stesse basi di valutazione di ogni giocata del forum, e sarà correlata da un'analisi del parametro.

    Qualità Narrativa: Indica la capacità del giocatore di descrivere e narrare i vari aspetti del proprio prodotto. Un luogo, una razza, un personaggio o una storia sono tanto più convincenti e interessanti quanto più la loro descrizione e narrazione è accurata.

    Attinenza ai Temi: Indica la fedeltà ai temi trattati e al materiale di base del forum. A partire dal setting, che è fantasy medievale, alle eventuali particolarità dell'ambientazione. Maggiore sarà l'attenzione del giocatore nel proporre qualcosa di attinente ai temi proposti e maggiore sarà il punteggio a questa voce.


    Termini di Iscrizione e Premi


    Saranno prese in considerazione ai fini del contest tutte le produzioni che verranno segnalate in questo topic fino al 15/11/2021.
    Tutti i partecipanti riceveranno un premio di massimo 500 EXP secondo formato di valutazione citato prima.
    Il vincitore vedrà il proprio lavoro premiato come giocata di vetrina e riceverà un premio di ulteriori 250 EXP.


    Edited by Tied - 1/12/2021, 23:07
     
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    Il seme di ogni male.
     
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    La Cripta https://blackatlas-gdr.forumfree.it/?t=78770404
     
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    Duinn mo ghuth
     
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    Il Grande Divoratore
     
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    The Last Letter


    P.s. ci tengo a precisare che la gif in firma non centra niente con la parte finale del post, benché ci stia fin troppo bene.
     
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    [Contest] Ossessione per le Falene

    Nulla da dire, ho sonno, niente grafica questa volta. Spero vi piaccia, addio a tutti voi.
     
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    Il seme di ogni male, di Apocryphe


    Il seme di ogni male è la triste storia di Capricorno, uno sventurato pescatore che nella sua vita ha servito come soldato, fra alterne vicende, nel pieno Tovis. Proprio da una di queste derivano tutte le sue sventure, nonché l'oggetto principale del tema del contest.
    Dal punto di vista puramente narrativo, Il seme di ogni male è un prodotto eccellente, privo di reali difetti. Si prende il suo tempo per dare forma al personaggio di Capricorno, con cui il lettore riesce a empatizzare, e tutta l'impalcatura narrativa ha carattere apprezzabile. Restando però più strettamente ancorati alle esigenze del contest, il tema horror quasi sfuma dietro le molte necessità della narrazione e risulta solamente accarezzato. Ci sono molti altri temi, come la povertà di Capricorno, il suo senso di colpa per l'uccisione dell'uomo senza volto, che benché servano a caratterizzare il personaggio adombrano anche il carattere principale del contest e il tema orrorifico è grossomodo presente solo all'inizio (buona, agosciante il giusto) e alla fine della proposta (discretamente d'impatto, anche se poco convincente). Per larghi tratti del contest, però, l'orrore di Capricorno non è vero orrore, non ha reale forma e non suscita grosse emozioni, più associabile com'è alla sventura, o ad una maledizione - come dirà lui stesso - che ad altro. I momenti migliori del contest sono così con Quartodiluna, ma resta il fatto che per assaporarli c'è tutta una parte centrale che pecca delle giuste caratteristiche.

    La storia ha l'indubbio pregio di essere una buona lettura, ma vede un approccio al tema un po' distante ed una costruzione dei momenti topici più lenta del dovuto. Qualcosa in più, da questo punto di vista, soprattutto nelle fasi centrali della giocata, rea di essere una parentesi un po' inconcludente, avrebbe tenuto il lettore vigile e favorito indubbiamente la proposta.

    La cripta, di Lenora Morgan


    La cripta indaga gli eventi della caduta del personaggio Lenora Morgan, vittima di intrighi e seppellita in una cripta sotto la città di Arx.
    La narrazione è particolarmente semplice e quantomeno lineare, ma difetta di una certa attenzione al testo e presenta una quantità di errori non sempre di poco conto. Soprattutto, il giocatore non accenta sempre, un limite che crea situazioni molto spiacevoli in fase di lettura e che non possiamo rimandare a limiti del mezzo adoperato perché in qualche caso spunta una "e" verbo accentata - come dovrebbe - e in altri no, segno comunque di una certa superficialità in relazione alla cura del testo. La stessa disattenzione è riscontrabile in altri casi, come negli errori di concordanza o nei comuni errori di sintassi ("quando crollò poco dopo il tempio dedicato al culto di Akbaa in molti capirono di chi fosse a manovrare quella voce").
    Discutibile è anche l'uso dei segni di interpunzione, col giocatore che scorda spesso i punti fermi o fa un uso piuttosto personale delle pause.
    Il tema trova applicazione praticamente solo all'inizio, col personaggio sepolto quando è ancora vivo, forte e claustrofobico il giusto, benché l'interpretazione non risulti esattamente convincente fino in fondo. Purtroppo, quello della cripta è anche l'unico elemento d'orrore di tutta la proposta. Sul finire di giocata, il giocatore narra della fine di Arx, ed è vero che alcuni di questi elementi avrebbero aggiunto qualcosa in più al contest, ma sono raccontati in maniera piuttosto sbrigativa, più che mostrati, e perdono così di ogni pregio narrativo - quantomeno ai fini del contest.

    In conclusione, La cripta è una proposta che difetta di una adeguata attenzione al testo i cui temi sono trattati in maniera piuttosto sbrigativa. Interpretare un personaggio che ha vissuto un evento del genere non è semplice, ma nel corso della giocata Lenora cambia spesso umore, e riesce forse meglio la nobildonna sua nemica giurata a convincere il lettore, quantomeno nella sua coerenza di mostro disumano.

    Duinn mo ghuth, di Deer Fren


    Duinn mo ghuth narra di una prova di coraggio fra ragazzini nel più classico degli scenari: una casa abbandonata al centro di numerose storie di fantasmi. Seguiamo in particolare le vicende di Samien, che del gruppetto di amici è quello strano, per dirla alla maniera del giocatore, ma anche quello sfortunato, che arriverà a toccare con mano le verità nascoste dalle storie e scatenerà sul villaggio di Colleclino tutte le maledizioni del caso.
    La narrazione è semplice, diretta, priva di ghirigori che potrebbero appesantire il testo. Gli appunti riguardano per lo più errori di distrazione (Samien era sicuro che qualcuno dall'altra parte lo stava fissarlo / fin quando non scorse qualcosa sul fondo della piccola sala ed allora le tornò alla mente le parole di qualcuno degli altri ragazzini che erano fuori con lui. ), o l'uso piuttosto arbitrario delle pause, in situazioni in cui non sarebbero proprio richieste (vedere: Raggiunta la casa, i ragazzini, sarebbero dovuti entrare oppure: 'Toccata e fuga' consisteva nel raggiungere una vecchia casa abbandonata, un rudere di pietra e legno marcio che si trovava nel folto di una cupa abetaia che veniva utilizzata solitamente, dai colleclini, per far legna per l'inverno.) che alle volte spezzano il ritmo della narrazione. A parte questo, lo stile narrativo si presta generalmente bene al racconto, anche se alle volte dà l'impressione di essere fin troppo essenziale, come nella descrizione che il giocatore fornisce di Mabel. Fa un discreto uso del body horror in coincidenza dei due momenti più alti della giocata, ma il tema horror si ferma sostanzialmente qui.
    Per quanto riguarda i personaggi della storia, immedesimarsi in Samien non è un compito semplice, soprattutto in occasione della scelta di nascondere Mabel, quantomeno nella situazione in cui si trovava. Sembra così un elemento strumentale, piuttosto che un personaggio vero e proprio, e potremmo anche soprassedere a questa mancanza, se Mabel stessa avesse offerto più elementi di interazione.

    In conclusione, la proposta rispetta sicuramente le istruzioni del contest e risulta inquadrata nell'ambientazione, ma non ha grossi momenti d'orrore e non approfondisce alcuni degli spunti che pure presenta, assestandosi ad una prestazione discreta ma con pochi picchi.

    Il Grande Divoratore, di † V i o l e t †


    Il Grande Divoratore è, prima di tutto, angoscia e orrore esistenziale. È il racconto di questa donna e del suo approccio alla vita, e in particolare alla fine, che non è solo quella della sua stess avita, ma del mondo e oltre, ed è anche il racconto delle sue ansie e delle sue paure nel mondo di Atlas. Ora, il tema qui presentato, configuratosi come un'analisi della fine di tutti i tempi, è talmente ampio che vale tranquillamente per ogni mondo ed ogni vita. Una creatura, quella del contest, che si interroga proiettandosi avanti e indietro nel tempo su tutti gli elementi alla base di questo orrore cosmico. Il contest parte da un elemento di fondo: l'approccio del resto del mondo all'esistenza del Divoratore, e in genere ai mali del mondo. Il giocatore monta piuttosto bene il tema, che è forte il giusto, senza imbrigliarlo però ad una sola angolazione, riuscendo abbastanza bene nell'intento. Ogni tanto ricade nei vecchi schemi e dal punto di vista narrativo (soprattutto) il contest ha dei difetti, benché il testo non risulti in alcun modo macchiato da errori grammaticali di sorta. Uno di questi è che si perde un po' troppo nei suoi stessi contenuti: la narrazione non ha particolare uniformità, ed è quasi elemento accessorio dei suoi contenuti, e la chiusura del contest risulta un po' troppo slegata dal resto del testo.

    Il risultato è un prodotto suggestivo, che mette addosso angoscia e paura. Poi, va detto che la forma narrativa adottata non è proprio quella di una storia di orrore, quantomeno nelle prime fasi, quanto più di un flusso di pensieri attorno al tema, e che da questo punto di vista il contest presenta dei limiti. Tuttavia, dal punto di vista dei soli contenuti, è fra le proposte più convincenti di questa edizione.

    The Last Letter, di Æøn


    The Last Letter è un testo che catapulta il lettore nella lore delle Maschere, qualcosa a cui il giocatore ci ha già abituati, ma che lo fa con una struttura nuova e un intento piuttosto specifico che favoriscono enormemente la narrazione. Il contest consiste in una serie di lettere inviate ad una qualche nobildonna, detta Lady Ameralda, da un certo Arthur W., scriba al servizio di Reveridich Balish, paladino di grande fama, in concomitanza con la più recente avventura del nostro, assunto per narrare le epiche gesta del suo signore.
    La narrazione gode di un suo certo stile e la formula epistolare funziona, quantomeno finché la forma non deve scendere a patti con le esigenze di narrazione, dove si riscontra qualche problema. Arthur vanta invece una buonissima intepretazione, ed è facile simpatizzare per lui nel corso del contest, segno di un personaggio evidentemente ben riuscito.
    Le pecche sono soprattutto dal punto di vista grammaticale o sintattico. Qualche volta, il testo non lega in modo giusto ("Per quanto mi rammarica pensare che quel buzzurro appenderà la testa di qualche innocente creatura sul muro di casa sua, inoltre penso che i dati e i testi che ricaverò da questa spedizione mi permetteranno di avere un biglietto di ingresso all’Accademia della Magia con sola andata", c'è un "inoltre" di troppo, OPPURE " ma sembra deciso a sbarazzarsene anche lui di questi tumori della società.", a "sbarazzarsi"), e molti, troppi sono gli errori di disattenzione ("mani artigliare" in luogo di artigliate / al dispetto delle gambe estremamente corte / "Si muovevano precisi, coordinati, attaccando in modo astuto… eppure son tutte fuggire adesso." / "Se queste saranno le mie ultime parole voglio scrivergliele, per voi, voglio che voi vediate quello che sto vedendo io!").
    Soprattutto, sul finire di giocata, fa una certa confusione quando, in narrazione, si riferisce a Lady Ameralda. Passa dal lei al voi con troppo facilità e soprattutto nello stesso periodo, ("si ricorda - vi ho amata" / "Se questa lettera riuscirà a raggiungervi voglio poterglielo dire, la amo, la amo con tutto me stesso" / "Desidero tanto poterla stringere per sempre tra le mie braccia, accarezzare la vostra pelle d’alabastro, sentire l’aroma della vostra dorata chioma." / "non voglio farvi piangere la mia scomparsa e non voglio che soffra ancora") al punto da rendere il testo più difficile di quello che è. Se pure l'intento era quello di far trasparire la confusione della voce narrante, o il progressivo passaggio dal voi al tu (come capiamo in chiusura) sicuramente era necessario trovare qualche escamotage più chiaro, con un vi o un la di troppo sbarrati, ad esempio, nella fretta della scrittura. Anche perché l'errore non è presente solo in un momento specifico.
    Ultimo errore che vogliamo segnalare, grave altrettanto ma di minore frequenza, è in occasione di errate concordanze di tempi verbali ( "Come dal nulla una freccia nera ha trapassato la sua gola. Dopodiché, prima che potesse reagire, un’altra freccia nera trafisse la mano sinistra.").

    In conclusione, The Last Letter è un buon contest ed una delle proposte che meglio ha sviluppato il tema. Peccato, però, per le troppe imprecisioni lato narrativo, che hanno macchiato una prestazione altrimenti di grandissimo spessore.

    Ossessione per le Falene, di Gekoro


    Ossessione per le Falene è un contest che narra di alcuni eventi accaduti in Ehrgeiz in concomitanza col ritorno di Cynthia Henka nel villaggio. Il giocatore si sofferma un po' sul contesto con uno stile narrativo accattivante, dando alcune informazioni essenziali per la comprensione della giocata, ma è vero che prima di vedere qualcosa che abbia effettivamente a che vedere con l'orrore, l'attesa ci porta a metà contest.
    Nel complesso, la narrazione è buona. Non ci sono particolari errori di natura grammaticale e la lettura è piuttosto scorrevole. La storia è sufficientemente attinente alle direttive del contest, ma l'uso dell'orrore è comunque molto timido, per lo più relativo al body horror sulla decapitazione e malsfruttato: il giocatore si limita a citare gli eventi, anziché mostrarli compiutamente, ed è solo in parte un problema rimandabile allo stile narrativo adottato, che di suo avrebbe il potenziale di suggestionare il lettore, cosa che per non avviene. Alla fine, anche Cynthia soccombe alla falce secondo lo stesso schema, ma l'evento, che sarebbe potente, non sortisce effetti particolari, vuoi per la sua rapidità, vuoi per le sue caratteristiche impersonali. C'è un tentativo di trascinare il lettore in un testo claustrofobico ponendolo al centro della storia, che però non ha troppo successo, forse per un problema di immersione che il giocatore non riesce a risolvere. C'è troppo, troppo distacco fra il lettore e lo spettatore muto della vicenda, oggetto di interazione della voce narrante, ed una serie di scelte narrative non proprio felici non fanno che allargare la frattura.

    Alla fine, i temi orrorifici del contest si riassumono grossomodo nella decapitazione e nella mutilazione, nessuno dei due trattato opportunamente, e in quel tentativo di fare del lettore il protagonista/vittima involontario della vicenda, altro esperimento dagli esiti discutibili. Può essere una lettura discreta per quanti abbiano seguito le vicende di Ehrgeiz fino ad oggi, con i rimandi agli eventi di gioco che altrimenti hanno carattere impersonale e non riescono veramente a colpire. In generale, un contest dal carattere mediocre, certamente non mal scritto ma che non ha grande forza e cede così il passo a competitor più aggressivi.

    Conclusioni


    Sono sei le proposte per questo contest di Halloween, tutte piuttosto diverse e con le loro particolarità. I giocatori hanno prodotto delle storie d'orrore molto eterogenee facendo ampio uso di personaggi non giocanti. Ancora una volta i parametri di valutazione sono stati la Qualità Narrativa e l'Attinenza al tema, l'orrore, oltre che il fantastico. La grande discriminante l'ha fatta l'approccio ai temi in questione e soprattutto il loro sviluppo.

    Il seme di ogni male è una prova convincente che gode delle abilità narrative del giocatore, che tesse una buona storia. Il tema del contest è qui un orrore grafico e psicologico, seppure trattato con una certa parsimonia, che si rivela in ultimo al di sotto delle aspettative della narrazione. Se non fosse per l'incipit, che comunque orienta il lettore a certi contenuti, l'elemento orrorifico del contest rischierebbe di risultare quasi posticcio, una volta arrivati all'epilogo, perché fino ad allora pressoché intangibile nel corso del testo. Voto 3,5/5.

    La Cripta affronta il tema del contest presentando una scena del background del personaggio giocante Lenora, quando si rende conto di essere stata seppellita viva. Il contest ha molti difetti di carattere narrativo, e il tema si riassume principalmente nella scena iniziale. I suoi limiti, piuttosto grossi, gli valgono un contest mediocre, di scarso impatto. Voto di 2/5.

    Duinn mo ghuth è una storia che non sfigurerebbe come script di un film di halloween. Il tema del contest è vissuto attraverso gli occhi di questo ragazzotto, Samien, e la casa stregata è sempre di grande effetto. Il tema fantasy è forte e sostenuto da Mabel, ma nel complesso il prodotto ha alcune pecche che lo vedono assestarsi su una prestazione onesta, ma solamente discreta. Voto 3,1/5.

    Il Grande Divoratore è un contest ambizioso, che parla di orrore esistenziale e dell'impotenza dell'uomo dinnanzi a leggi universali, anche quando è molto, molto forte. Suggestivo e a tratti davvero angoscioso, pecca solo di una narrativa non troppo all'altezza dei suoi stessi contenuti. Voto 3,4/5.

    The Last Letter ha una struttura narrativa preziosa ed affronta il tema del contest a testa alta, inquadrandolo molto bene nella lore personale del giocatore. Uno scritto riuscito e di grande carattere, peccato però per le note grammaticali, moltissime, che non fanno fruttare il contest a pieno. Voto 3,55/5.

    Ossessione per le Falene è un esperimento narrativo non pienamente riuscito, che affronta il tema del contest con una certa timidezza. Risente molto dell'esperimento in conclusione che non riesce veramente a convincere. Voto 2,9/5.

    Alla fine, la gara è a tre, e ciascun contest indicato ha i propri pregi e difetti. Il Grande Divoratore ha il vanto di montare piuttosto bene il tema e di affrontarlo da una prospettiva molto larga, che in alcuni momenti infrange i limiti del mondo di gioco. Il seme di ogni male è una lettura pregevole i cui temi sono tutti fantastici e che presenta personaggi dotati di una buona struttura. The Last Letter è la sfida di un giocatore e un esperimento riuscito dalla conclusione degna. Nessuna di queste proposte è esente da critiche, e non c'è in realtà un vincitore così chiaro, tanto più che uno dei contest del podio ha un punteggio altissimo in narrazione, mentre gli altri due peccano proprio in questo e devono compensare con contenuti migliori. Alla fine, The Last Letter la spunta per la bontà dei contenuti, ma di uno scarto piuttosto breve.
    Æøn si aggiudica la vittoria del contest.

    Il premio finale è così composto:
    Apocryphe, 350 EXP di valutazione
    Deer Fren, 310 EXP di valutazione
    Lenora Morgan, 200 EXP di valutazione
    † V i o l e t †, 340 EXP di valutazione
    Æøn, 355 EXP di valutazione +250 EXP per la Vittoria.
    Gekoro, 290 EXP di valutazione

    Ringraziamo per la partecipazione.


    eVPLFF4

     
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7 replies since 3/10/2021, 13:58   499 views
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